Vincere è l’unica medicina adatta per curare la pareggite - Le Cronache
Salernitana

Vincere è l’unica medicina adatta per curare la pareggite

Vincere è l’unica medicina adatta per curare la pareggite

di Enzo Sica

Nella giornata in cui saranno accese, oggi pomeriggio alle 17 le Luci d’Artista, la Salernitana spera di…. accendere la… luce con una vittoria. Perché proprio quando Salerno si illuminerà per le prossime festività, finirà anche la gara al Pier Cesare Tombolato di Cittadella, con l’allenatore granata Sannino che cerca certezze e punti pesanti per abbandonare quella <pareggite> acuta che da quattro giornate attanaglia la sua Salernitana.
La migliore medicina resta sempre la vittoria ma anche la politica dei piccoli passi in un torneo lungo e logorante come la serie B potrebbe soddisfare. Però c’è da fare varie considerazioni e soprattutto confrontarsi con una tifoseria non contenta di come stia giocando la sua squadra perché tutti vogliono vedere il bel gioco che, forse, gradatamente arriverà. Ma la tifoseria granata, dal palato fino, non si accontenta ed allora come è accaduto contro il Pisa nell’ultima prestazione all’Arechi, giù fischi per squadra e allenatore.
Sannino che preferisce il lavoro a sterili e stucchevoli polemiche ha sempre detto che la sua Salernitana ha bisogno di tempo per amalgamarsi. E’ chiaro che lui, il tecnico di Ottaviano, non ha la bacchetta magica e procedendo a step si raggiungeranno, spera, quei primi traguardi che potranno rilanciare la squadra in classifica.
Certo 13 punti dopo 12 gare sono un bottino che si presta a tante interpretazioni perché vuol dire essere (quasi) sullo stesso piano dell’inizio dello scorso campionato. Ma crediamo che ora ci sia, almeno, da parte degli interpreti principali (i calciatori) quell’amor proprio o attaccamento che dir si voglia per la maglia che indossano che francamente latitava molto lo scorso campionato. Dunque se lo spettacolo non è il…massimo che si possa (ancora) sperare crediamo che bisogna dare tempo ad allenatore e giocatori di trovare il bandolo della matassa e soprattutto non abbattersi di fronte alle prime avversità.
Oggi, dunque, questa gara potrebbe anche essere quella della svolta. Il motivato capitano, Alessandro Rosina, ospite della trasmissione Tifosissimi curata dal club granata Salerno 2010 di cui è presidente Salvatore Orilia, dagli schermi di Telecolore ha evidenziato come la Salernitana abbia le potenzialità per riemergere. <Il campionato di serie B è molto lungo> ha detto il calciatore calabrese <per cui tirare le somme dopo appena 12 gare è sbagliato. Siate vicini alla squadra (una esortazione ai tifosi…) perché vi farà divertire e soprattutto riuscirà a darvi tante soddisfazioni. Siamo solo all’inizio….>. Sagge le parole del capitano che rappresentano anche una esortazione a non cadere in facili allarmismi che potrebbero far demoralizzare un ambiente che ha solo bisogno di tranquillità. Che potrebbe anche uscire oggi dal campo-trappola di Cittadella, una squadra questa che non fa mistero di recitare un ruolo di protagonista in serie B.
La Salernitana ha l’obbligo di provarci. Con o senza Coda che lamenta un infortunio e chee potrebbe lasciare il posto a Donnarumma in attacco con Rosina suo partner ideale. Difesa a tre, centrocampo a cinque. Questo il credo di Sannino che chiederà anche all’ex Busellato <(molto temuto al Tombolato) di essere determinante per questo scontro. Difesa con i soliti <mastini> che con Bernardini in testa hanno blindato ultimamente la porta difesa daTerracciano che non subisce gol da 180 minuti. Un piccolo grande record che, si spera, possa essere migliorato oggi al cospetto anche dei soliti 500 irriducibili appassionati che seguiranno i beniamini nella lontana Cittadella. Con la speranza di tornare a casa con l’intera posta in palio.