"Vertenza Salerno": l'impegno della Fit Cisl provinciale sul territorio - Le Cronache
Salerno

“Vertenza Salerno”: l’impegno della Fit Cisl provinciale sul territorio

“Vertenza Salerno”: l’impegno della Fit Cisl provinciale sul territorio

La Fit Cisl di Salerno, in questo momento di pandemia globale, ancor più si interroga sul ruolo proprio dell’organizzazione sindacale nel rispondere convenientemente al drammatico periodo storico che provoca squilibri sociali piuttosto che umanitari. “Ci interroghiamo oltremodo sul come evitare che speculatori ed arrampicatori sociali strumentalizzino le difficoltà delle persone al solo scopo di un massimizzazione del profitto a discapito dei diritti e della dignità dei lavoratori stessi e dell’ambiente nella sua accezione certamente sociale e del lavoro ed in linea con gli obiettivi “globali” , di tutela e rispetto dell’eco-sistema e dei principi eco-sostenibili”, ha detto Massimo Stanzione, responsabile provinciale della Fit Cisl Salerno. “Vogliamo capire in che modo porre un freno alla strumentalizzazione, in particolar modo da parte di Amministratori Pubblici, del caos generato dal virus che ha distratto tutto e tutti al punto tale che non si comprende se tutte le azioni poste in essere “extra-covid” da Enti ed Istituzioni in genere siano rispettose della normativa vigente, in particolar modo quella dei servizi e lavori pubblici e privati direttamente di interesse nel merito delle obbligatorie relazioni industriali da incardinarsi con l’operatore economico o sociale gestore, appunto, dei lavori o servizi di che trattasi”. In tal senso, la Fit Cisl Salerno ha ripercorso i propri compiti in quanto organizzazione sindacale, che non è limitato alla stipula dei contratti collettivi, quanto verificare che le aziende rispettino le normative dettate per lo svolgimento delle proprie attività e i diritti dei lavoratori, raccogliere le richieste dei lavoratori tutelandone gli interessi collettivi, vigilare e garantire il rispetto dei diritti e doveri di tutti nel rispetto del soddisfacimento delle esigenze e dei bisogni della collettività, del lavoratore piuttosto che dell’azienda, la giusta applicazione di quanto normativamente statuito e perché no, generare richieste di emendamenti, osservazioni e considerazioni utili e/o proporre correttivi per quelle normative che appaiono distoniche rispetto a quanto da regolamentare. In pratica “essere presente”, obiettivo che proietta la Fit Cisl Salerno in una organizzazione sindacale 4.0 che si struttura convenientemente per partecipare fattivamente con propri tecnici, mezzi ed attrezzature nel supportare Governo e gestione nelle determinazioni di interesse. In tal senso è appena il caso di significare le attività ed azioni poste in essere nell’ultimo periodo. Nello specifico, Salerno Pulita: paradossalmente, la Legge Regionale Campania numero 14/2016 e 29/2018, nel realizzare gli Ambiti Territoriali ed Ottimali, per la Provincia di Salerno ha statuito e realizzato un ente “Ad Hoc” (Eda Rifiuti Salerno) demandandogli il compito di individuare il soggetto gestore cui affidare il servizio di gestione integrata dei rifiuti all’interno dell’Ato o di ciascun Sub Ambito Distrettuale, provvedendo oltremodo la predisposizione degli atti di gara necessari le linee guida e gli schemi tipo predisposti dalla Regione in conformità alle norme vigenti. In sintesi, nel breve periodo Salerno Pulita SpA, una struttura strategica del Comune di Salerno, con un ventennio di esperienza di gestione nel medesimo ambito territoriale, potrebbe scomparire facendo posto a soggetti provati appartenenti a chissà chi e provenienti chissà da dove. Tra l’altro oggi, la Salerno Pulita SpA, per la terza volta in due anni ha un presidente dimissionario. La posizione della Fit Cisl Salerno al fianco dei lavoratori e della comunità salernitana chiede a gran voce una nuova Governance avulsa dalla Politica, garante degli interessi della comunità, rispettoso delle Regole e del necessario confronto con i portatori di interesse tutti, e determinato nella posizione di un Governo sempre Pubblico della Partecipata, in grado di far crescere dall’interno il nuovo management aziendale, che consolidi una volta per tutte la società partecipata, curandola in quanto facente parte della stessa struttura.