Vendette la coca che portò al decesso di Mannina: condannato - Le Cronache
Cronaca Giudiziaria Salerno

Vendette la coca che portò al decesso di Mannina: condannato

Vendette la coca che portò al decesso di Mannina: condannato

Pina Ferro

 

Accusato di avere venduto al 49enne Vincenzo Mannina le dosi di cocaina che nell’aprile del 2016 ne determinarono la morte è stato condannato a cinque anni e quattro mesi. La sentenza a carico del 45enne di Torrione Ciro Palladino è stata emessa ieri dal Gup Ubaldo Perrotta dinanzi al quale è stata celebrata l’udienza con il rito dell’abbreviato. Un anno e 10 mesi di reclusioni sono stati inflitti a Enrico Alfano che rispondeva solo del reato di spaccio. Ciro Palladino subito dopo la sentenza ha fatto sapere che confida molto nell’appello che sarà approntato già nelle prossime ore dal legale di fiducia. Il 45enne di Torrione era stato arrestato lo scorso mese di marzo con l’accusa di spaccio di stupefacenti e di aver cagionato – senza volerlo, ma in conseguenza del reato di spaccio – la morte del 49enne di Sant’Eustachio Vincenzo Mannino. Questi fu rinvenuto senza vita l’1 aprile del 2016 nella sua abitazione di via Salvo D’Acquisto nel quartiere di Sant’Eustachio a Salerno. Secondo la Procura che ha formulato l’impianto accusatorio, sarebbe stato Palladino a vendere a Mannino, in un arco temporale di sole cinque ore (dalle 5 alle 10 di mattina) due dosi di cocaina che Mannina si iniettò. Dosi che avrebbero determinato l’arresto cardiaco all’assuntore. Sempre secondo la ricostruzione operata dagli inquirenti, Palladino avrebbe raggiunto Mannino davanti casa, la prima volta con una dose da cento euro tagliata con la chinina, la seconda con un quantitativo analogo e la soluzione fisiologica per assumerla in endovena. In seguito alla scoperta del corpo di Mannina gli uomini della squadra Mobile avviarono una serie di attività investigative tra cui anche l’esame dei tabulati telefonici della vittima dai queli risalirono all’utenza di Palladino. Fu anche riscontrato un altro episodio di spaccio, verificatosi nei pressi del mercato rionale di Torrione (dove una donna fu fermata in auto subito dopo l’acquisto). Fu anche accertato il legame tra Palladino e il 35enne Enrico Alfano, che secondo la Procura lo riforniva di ingenti quantitativi di droga.