Vanessa Gravina in Didonis Fabula apre la stagione al teatro Aldo Giuffrè - Le Cronache
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Vanessa Gravina in Didonis Fabula apre la stagione al teatro Aldo Giuffrè

Vanessa Gravina in Didonis Fabula apre la stagione al teatro Aldo Giuffrè

di Red.Cul.

Al via la nuova stagione teatrale del teatro sociale “aldo Giuffrè” di Battipaglia che debutterà ufficialmente venerdì 9 novembre alle ore 21.00 con “Didonis Fabula. il mito di Didone dall’epos al teatro”. liberamente ispirata all’eneide di Virgilio, la drammaturgia è firmata da Michele Di Martino e messa in scena dal regista Federico Vigorito. Vestirà i panni della regina cartaginese consumata dall’amore per enea, la splendida Vanessa Gravina. l’eroe greco sarà impersonato da leandro amato mentre il coro sarà affidato a Marco Marelli. le voci di Giunone, Venere e Giove sono, invece, di enrica Costantini, Chiara Condrò e Marcello Ciorciaro. lo spettaColo. Nel libro quarto dell’eneide, la passione di Didone nei confronti di enea viene definita da Virgilio vulnus fin dal secondo esametro: per il poeta mantovano tale passione è, infatti, causa di una ferita profonda, tremenda, alimentata nelle vene, sostenuta da un fuoco cieco. il sentimento d’amore trafigge improvvisamente la regina cartaginese, la devasta tragicamente, la infiamma in ogni frammento del corpo e dell’anima, agisce come un carnefice spietato, inesorabile. la fatale vicenda è una vera e propria fabula tragica, la Didonis fabula, inserita da Virgilio come una cothurnata nel corpo del poema: è una tragedia di canto e movimento sul crudele, ineluttabile vulnus d’amore, i veteris vestigia flammae, i segni di una fiamma antica mai del tutto spenta nel cuore della donna. “il vulnus e la vetus flamma sono insieme i fili conduttori della trama, cardini di ogni scena, essenza di ogni azione e sviluppo narrativo – spiega l’autore Michele Di Martino – noi cercheremo di mettere in scena, dare una forma teatrale alla storia di Didone, nel tentativo di percorrere la fenomenologia stessa dell’incanto e del tormento amoroso. Didone ama con tutta sè stessa, ama a dismisura, ama fino a morirne, ma invoca con sdegno e apertamente una furiosa e fatale maledizione su enea e sulla sua discendenza”. la voce narrante, con una rielaborazione del testo originale, guida gli spettatori all’interno della vicenda, presenta i protagonisti e definisce i contorni della storia. l’impianto drammaturgico è classico, ma cerca di tratteggiare maggiormente la «psicologia» di Didone ed enea, operando in alcuni momenti una più profonda riscrittura del testo di Virgilio. la pagina letteraria si trasferirà, dunque, nella fabula drammatica, secondo le esigenze più consone al palcoscenico, per offrire al pubblico una fruizione più diretta dell’arte immortale del genio virgiliano. il prossiMo appuNtaMeNto. la stagione teatrale riprenderà, nel segno della tipica comicità partenopea, il 22 dicembre con “Mostri a parte” di Maurizio Casagrande che, in uno spettacolo dal ritmo vivace ed incalzante, porta in scena una brillante riflessione sull’effimero e spietato mondo dello spettacolo dal punto di vista di una rockstar in declino.