- Salernitana senza anima, 5 schiaffi dall’EmpoliPubblicato 15 ore fa
- Coop, altri cinque avvisi di garanzia: coinvolti assessore e consiglierePubblicato 1 giorno fa
- Terremoto, Villani (M5S): Per Comuni provincia Salerno sbloccati fondi post sismaPubblicato 2 giorni fa
- Piero De Luca: “Sorpreso da proposta acquisto ex Tribunale a fini immobiliari”Pubblicato 2 giorni fa
- Fermato il presunto assassino di LettieriPubblicato 2 giorni fa
- Porto di Salerno, 26 clandestini nei containerPubblicato 4 giorni fa
- Disposizioni di Sicurezza covid-19, il richiamo del presidente De LucaPubblicato 1 settimana fa
- Vaccinazioni, Campania al top ma mancano le dosi. De Luca chiama ArcuriPubblicato 1 settimana fa
- Nel nuovo Dpcm ulteriori restrizioni anti CovidPubblicato 1 settimana fa
- La Campania prima regione d’Italia per vaccinazioni: entro martedì quota 13milaPubblicato 1 settimana fa
“Una Scafati ormai sprofondata, non è la città che io ho lasciato”

di Erika Noschese
Una Scafati che non appartiene alla sua amministrazione, figlia di una disattenzione e di una cattiva gestione. Non usa mezzi termini Pasquale Aliberti, ex sindaco di Scafati che punta il dito contro l’amministrazione guidata da Cristoforo Salvati. Lei è molto critico nei confronti dell’amministrazione comunale di Scafati. Cosa succede? “Scafati non è più una città. È sprofondata perché non c’è una visione, perché c’è una classe dirigente che non ha visione, non ha prospettiva, non ha capacità di programmazione. Non sono parole vuote perché al di là del debito che è stato prodotto dalla società i cui amministratori erano il sindaco e l’attuale presidente del consiglio comunale, pari a 23milioni di euro come certificato dalla commissione straordinaria, io a Scafati ho lasciato, da sindaco, 13 milioni di euro di fondi europei, i fondi Pics, sui quali non c’è uno stralcio di progetto definitivo o esecutivo per andare in appalto.
L’articolo completo sull’edizione digitale di oggi