Una grande eccellenza italiana - Le Cronache
Spettacolo e Cultura Musica

Una grande eccellenza italiana

Una grande eccellenza italiana

Focus dedicato al Gran Duo Italiano, formato dal violinista Mauro Tortorelli e la pianista Angela Meluso.

Di  Luca Gaeta

 Un vanto per la nostra terra è il duo composto dal violinista Mauro Tortorelli e la pianista Angela Meluso. Il Gran Duo Italiano è stato insignito nel 2011 dalle più alte cariche dell’Unione Europea con il Premio Mediterraneo, proprio grazie al lavoro di ricerca musicologica, di riscoperta e valorizzazione del patrimonio artistico – musicale italiano. Oltre alla fitta attività concertistica, che ha portato i due musicisti ad esibirsi nei “templi sacri” della musica: Carnegie Hall di New York, Munetsugu Hall di Nagoya, Filarmonica di Kiev, Laeiszhalle Hamburg, Gasteig di Monaco, Filarmonica di Timisoara, Ilshin Hall di Seoul, Y Theatre di Hong Kong e diversi altri, il Gran Duo Italiano vanta diverse incisioni discografiche in prima mondiale su musiche di Gaetano Fusella, Camillo Sivori (unico allievo di Paganini), Rosario Scalero (allievo di Sivori), Mario Castelnuovo Tedesco (triplo Cd Brilliant Classics) ottenendo grande successo di pubblico e di critica in trasmissioni radiofoniche (Rai Radio3 Suite, Primo movimento Rai Radio3, Radio Malta, Radio France, Radio Unam e Radio Imer di Città del Messico, Hong Kong Radio Television) e recensioni a 5 stelle su riviste specializzate: Musica, Amadeus, Fanfare, Harmonia Mundi, Gramophone, Diapason. Di notevole interesse artistico e culturale l’incisione delle opere di Camille Saint-Saëns per violino e pianoforte, le Sonate No.1 Op.75 e No.2 Op.102, la Berceuse Op.38 e Triptyque Op.136, frutto esemplare di una sensibilità tardo ottocentesca dal sapore inconfondibile, opera intensa, in grado di captare, riformulandoli, dentro il proprio sonor, gli stilemi dominanti dell’età di Wagner e di Brahms: siamo di fronte a un lavoro che colpisce per la spregiudicata bellezza, per l’impatto emotivo e per i contenuti altamente poetici, che il Duo riesce a cogliere e rimandarci appieno. Anche il doppio Cd dedicato a Darius Milhaud, ci offre l’occasione di immergerci nel modo della musica francese, attraverso le Sonata per violino e pianoforte No.1 Op.3 e No.2 Op.40, Primtemps Op.18 ed il Capriccio No.13 di Paganini “La Risata” concepito per violino solo, qui proposto con l’accompagnamento pianistico composto da Milhaud. Tortorelli ci offre un suono brillante, un virtuosismo carico di musicalità, che risulta estremamente equilibrato per l’esecuzione di un brano concepito in origine per strumento solista. Il secondo Cd di questo lavoro su Milhaud è interamente dedicato al repertorio per viola (suonata dallo stesso Tortorelli) e pianoforte: le Sonate No.1 Op.240 e No.2 Op.244 e 4 Visages Op.238. Ultimo fra i lavori discografici del Gran Duo Italiano un Triplo Cd dedicato al compositore fiorentino Mario Castelnuovo-Tedesco. Una serie di melodie fra cui: Signorine – Due profili Op. 10, Tre Canti all’aria aperta (La sera per il fresco è un bel cantare, Stanotte son dormito a ciel sereno ed Il mattino ha l’oro in bocca), Notturno Adriatico Op. 34 e diverse altre. Una brillantissima fantasia, con ardite provocazioni sia armoniche che tecniche, sulla Cavatina di Figaro da “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini e una Parafrasi in 5 movimenti su “La Figlia del Reggimento” di Donizetti. Il Gran Duo Italiano, alla continua ricerca di tesori musicali sepolti o poco eseguiti, ci offre la possibilità di conoscere nuovi repertori e di valorizzarne altri. L’equilibrio che emerge dalle loro esecuzioni è frutto di una conoscenza ed uno studio attento e meticoloso. Il suono è sempre omogeneo, mai fastidioso. La frase viene posta sempre con grande lirismo, curando il vibrato, l’assieme e la “pronuncia”. Fra le prossime pubblicazioni discografiche del Duo, nuovamente un omaggio a Mario Castelnuovo-Tedesco, questa volta in collaborazione con l’Ensemble Italiano, composto oltre cha dal Gran Duo Italiano, dal clarinettista Pierluigi Bernard e Massimo Macrì (primo violoncello dell’Orchestra RAI di Torino) e l’opera omnia per violino e pianoforte di Rosario Scalero.