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«Una cultura nichilista ci ha tolto consapevolezza»

Giovanna Gerardi, la candidata salernitana di CasaPound racconta la sua passione per la politica, nonostante le difficoltà che può riscontrare, con un movimento da molti definito “estremista”:
Perché ha scelto CasaPound?
«Non mi sono mai riconosciuta in nessun partito politico, secondo me fai politica se sei in campo tutti i giorni tra la gente. Ho voglia di portare un un messaggio che parli di soluzioni e non solo di problemi che spieghi alla gente che solo una vera rivoluzione culturale cambierà le cose. Se sei accomodato su una poltrona queste cose non le dici, meglio avere una massa ignorante che diverrà clientela. Questa sono io questo è il mio movimento».
Poco radicati sul territorio?
«CasaPound non cerca militanti per forza, le intenzioni vanno concretizzate con i fatti e così abbiamo fatto per lungo tempo prima di poter dire siamo di CasaPound. Le attività andranno in crescendo ed in breve tempo cercheremo di far arrivare il nostro supporto ovunque anche grazie ai tanti che si stanno avvicinando al gruppo».
Perchè ha scelto di scendere in campo?
«Nella situazione attuale non so come si faccia a restare spettatori. Nel disinteresse generale gli uomini di partito hanno pensato solo alla grassazione personale, mentre gruppi stranieri facevano shopping tra gli asset strategici che in passato hanno fatto la storia industriale italiana. Non c’è più tempo ne domande da farsi la nostra Italia non può affondare come se nulla fosse è necessario dirle queste cose, alcuni italiani non si arrendono, io sono una di loro!»
Cosa ti aspetti da quest’avventura?
«Ci sono per dare il mio contributo mi aspetto che gli altri facciano altrettanto, CasaPound vuole un ri- sveglio delle coscienze un ritorno all’orgoglio nazionale solo così potremo lasciare un paese migliore ai nostri figli.
Paura?
Deve aver paura chi ha disatteso l’impegno con i propri elettori e soprattutto chi ha rappresentato in maniera indegna l’italia nel mondo.