La Fials, dopo l’ennesima agggressione al pronto soccorso dell’Umberto I, dice bastta e scende in campo. “Non è la prima volta che la Fials denuncia il serio pericolo che affrontano non solo gli operatori sanitari, ma tutte le persone che in quel momento sostano nei locali del pronto soccorso, specialmente nelle ore notturne. – si legge in una nota – Pertanto, ancora una volta confermiamo l’urgenza di trovare una adeguata soluzione alla preoccupante e annosa questione che non intendiamo più tollerare proprio per quanto potrebbe accadere di irreparabile a danno dei nostri operatori sanitari che già vivono quotidianamente una situazione molto complicata per l’alta affluenza di richieste di ogni tipo che, poi, generano perniciosi intoppi per la mancanza di posti letto nelle divisioni ospedaliere e nello stesso pronto soccorso. Ribadiamo che non intendiamo più assistere impotenti a tali episodi di autentica e gratuita brutalità sui dipendenti che, con sacrificio e responsabilità, garantiscono un Servizio assolutamente prioritario per tutta l’economia dell’Azienda e per il grado specialistico erogato dal Presidio Ospedaliero di Nocera. Pertanto, invitiamo i destinatari della presente, ognuno per le proprie competenze, a: avviare una indagine immediata per verificare quanti episodi di questo tipo si sono commessi negli ultimi anni all’interno del Pronto soccorso; precisare i motivi per il quali il posto di Polizia al pronto soccorso di Nocera non è attivo, tale presenza la riteniamo assolutamente necessaria al fine di salvaguardare sia la sicurezza degli operatori che degli utenti; Inoltre, nell’ottica di dare un segnale forte chiediamo a codesta Azienda di costituirsi parte civile e pertanto dare un segnale di vicinanza a tutto il personale sanitario. Nell’attesa che la Fials riceva un riscontro forte e chiaro su quanto si intende realizzare per l’incolumità e la sicurezza degli operatori e delle persone presenti nel pronto soccorso di Nocera, si annuncia, un flash mob nella giornata del 1/7/2021 presso il parcheggio antistante il P.O. di Nocera dei Lavoratori, stanchi di essere le “vittime sacrificali” di un sistema generale che sembra non dare più protezioni a nessuno.
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