Ucciso per un debito di droga da 100 euro:  l’omicidio di Dario Ferrara fu premeditato - Le Cronache
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Ucciso per un debito di droga da 100 euro:  l’omicidio di Dario Ferrara fu premeditato

DAL NUMERO OGGI IN EDICOLA DI “LE CRONACHE”

NOCERA INFERIORE. L’accusa è quella delle peggiori: omicidio volontario premeditato, ossia il 25enne F.P.F., il 25 aprile scorso, avrebbe voluto uccidere il 21enne Dario Ferrara e avrebbe pregrammato di farlo. Un’accusa che può portare anche alla condanan dell’ergastolo.
In queste ore, è stato notificato all’unico indagato, il 25enne  F.P.F. l’avviso di conclusione delle indagini con l’accusa di omiciido premeditato. Ora, l’indagato avrà 20 giorni di tempo per presentare documenti, testimonianze e altre fonti di prova a suo favore. Scaduto questo termine, il pm Giuseppe Cacciapuoti deciderà se chiedere il rinvio a giduizio o meno di F.P.F. e per quale accusa.
Che la posizione dell’indagato si fosse aggravata lo si era capito dal momento del deposito della perizia medico legale del consulente della procura Giovanni Zotti. Secondo il medico legale, Dario sarebbe stato colpito due volte, con un corpo sferoidale (compatibile con un casco), alla testa, nella parte al di sopra e dietro un orecchio. Il giovane non avea lesioni alle mani nemmeno nell’atto di difendersi. Il quadro, per la procura, sembrava portare verso l’omicidio con il dolo eventuale, ossia F.P.F. avrebbe colpito probabilmente all’improvviso il suo “amico”, accettando la possibilità di ucciderlo, pur se non era andato lì con l’intenzione di farlo. ma poi la scoperta di alcuni sms enei giorni precedenti scambiati tra vittima e aggressore e alcune testimonianze sulla ricerca che l’indgato avrebbe fatto di Dario perché non riusciva a trovarlo.
Movente dell’omicidio sarebbe stato il mancato pagamento da parte di dario di 100-150 euro di “fumo” acquistato dall’amico F.P.F..
Il 25enne si è sempre difeso sostenendo di non aver avuto mai avuto intenzione di colpire né tantomeno di uccidere il 21enne e che nella colluttazione Dario era finito a terra.
Il medico legale avrebbe anche sostenuto che la ricostruzone fornita dall’indagato non sarebbe compatibile con le risultanze dell’esame autoptico.
In un eventuale processo, bisognerà valutare i testimoni degli ultimi attimi di vita di Dario Ferrara e in particolare quella di una ragazza che si trovava con il 21enne nocerino prima che venisse colpito da F.P.F.. Gli agenti della sezione di polizia investigativa del commissariato di Nocera Inferiore, retta dal sostituto commissario Attilio Iannone, hanno individuato la ragazza che il 25 aprile scorso era davanti al parco “Cozzolino” a Villanova di Nocera Inferiore con Dario. Il 22enne si sarebbe trovato davanti al parco proprio per un appuntamento con questa sua coetanea. Pare che la ragazza identificata dalla polizia abbia visto il 25enne F.P.F. arrivare in sella a uno scooter e pochissimi istanti dopo, con la coda dell’occhio, o avrebbero notato “volare” a terra Dario. Nessun litigio, quindi, tra F.P.F. e Ferraro e quindi, se fosse vera questa ricostruzione, la posizione del 25enne si aggraverebbe. Se le affermazioni della testimone fossero provate, potrebbe avvalorarsi la tesi della volontà di F.P.F. di fare del male a Dario.