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Tutti vogliono Gesac ma 10 anni fa «l’accordo fu osteggiato da alcuni»

Andrea Pellegrino
«Gesac era visto come un nemico da alcuni amministratori locali dell’epoca, che non comprendevano la necessità di affidare la gestione dell’Aeroporto di Salerno-Pontecagnano ad un soggetto autorevole, in possesso di uno specifico know-how, nell’ottica di un sistema aeroportuale regionale (Capodichino – Pontecagnano – Grazzanise/ quest’ultima ipotesi più avanti sarebbe tramontata).Iniziammo ilpercorso con la Camera di Commercio con il Presidente Antonio Pastore prima e dopo col suo successore Augusto Strianese». Alfonso Andria, all’epoca presidente della Provincia di Salerno, ricostruisce nel dettaglio la vicenda Aeroporto “Costa d’Amalfi”: «Mi spiace che non tutti abbiano memoria; in questa provincia si comincia sempre da zero. Spero che quanto prima qualcuno finalmente inventò l’acqua calda». Alfonso Andria racconta: «La Provincia era in prima linea e dal 2000 fu a fianco alla Regione, ad Antonio Bassolino appena eletto presidente e al compianto Antonio Valiante suo vice. Gianpaolo Lambiase assessore al Territorio della Giunta provinciale da me presieduta (1995/2004) e Angelo Paladino che indicai quale rappresentante della Provincia nel Consiglio d’amministrazione del Consorzio Aeroporto sono autorevolitestimoni delle vicende cui mi riferisco. Le difficoltà frapposte da altre istituzioni assottigliarono la filiera istituzionale, rischiando di vulnerare l’iniziativa. Basti pensare che alcuni anni dopo il Comune di Salerno addirittura dismise le quote e si disimpegnò dal Consorzio e dalla Società di gestione nel frattempo costituita. Tuttavia oggi l’Aeroporto c’è e si verifica una nuova e più diffusa attenzione istituzionale».