Truffa per sito di compostaggio: 13 indagati a Fisciano - Le Cronache
Attualità Mercato San Severino

Truffa per sito di compostaggio: 13 indagati a Fisciano

Truffa per sito di compostaggio: 13 indagati a Fisciano

di Pina Ferro

Truffa per sito di compostaggio: 13 indagati e sequestro di 1,9 milioni di euro. Tra le persone che sono state iscritte sul registro degli indagati vi sono il sindaco di Fisciano Vincenzo Sessa, alcuni componenti l’esecutivo, dei tecnici e il presidente della Fisciano Sviluppo, società ad intero capitale pubblico del Comune di Fisciano, nata nel 2001 come Azienda Speciale. Nella mattinata di ieri, la Procura di Nocera Inferiore ha disposto il sequestro di 1.950.000,00 euro a carico del Comune di Fisciano e della società Fisciano Sviluppo spa. Il decreto è stato eseguito dal personale della sezione di polizia giudiziaria. Il provvedimento rappresenta il primo esito di un’indagine coordinata dal sostituto procuratore Roberto Lenza e dal procuratore Antonio Centore ed è legata alla progettazione e realizzazione di un impianto di compostaggio aerobico in località Prignano, nel Comune di Fisciano. Nell’inchiesta sono indagate 13 persone, indagate per truffa e tentata truffa aggravata. Dagli accertamenti, secondo gli investigatori, sono emerse condotte fraudolente ai danni della Regione Campania: al progetto, per il quale era stata richiesta un’anticipazione del 10%, sarebbero state allegate tavole planimetriche relative ad un’altra zona del comune di Fisciano. Ciò avrebbe comportato un posizionamento inesatto del sito che, secondo la Procura, era “finalizzato ad ottenere un regime procedimentale complessivamente meno stringente quanto alla valutazione di impatto ambientale cui il progetto è stato sottratto”. La Regione Campania, sulla scorta di questi documenti, ha approvato il progetto preliminare pari a 19.500.000,00 euro e ha erogato l’anticipazione di 1.950.000,00 euro. In tal modo, secondo l’accusa, il Comune di Fisciano avrebbe incamerato “indebitamente il finanziamento” che in parte è stato devoluto alla società partecipata Fisciano Sviluppo quale onere per l’esproprio delle aree sulle quali avrebbe dovuto sorgere effettivamente il sito di compostaggio. Il legale del primo cittadino di Fisciano ha già preannunciato ricorso al tribunale avverso al provvedimento eseguito nella mattinata di ieri.