Trovata senza vita in un canale a Giffoni Sei Casali - Le Cronache
Extra

Trovata senza vita in un canale a Giffoni Sei Casali

Trovata senza vita in un canale a Giffoni Sei Casali

Pina Ferro

Ospite di un centro di riabilitazione psichica rinvenuta senza vita in un canale a Prepezzano di Giffoni Sei Casali. M.E. 58 anni, di Salerno, è stata rinvenuta ieri mattina intorno a mezzogiorno, senza vita in un canale di irrigazione, a poca distanza dalla struttura riabilitativa, afferente a Rete solidale, che la ospitava. Pare che la donna sia morta per annegamento. Sull’episodio è stata aperta un’inchiesta che dovrà chiarire alcuni aspetti della vicenda. La 58enne, con problemi psichici si era allontanata dalla struttura situata a confine tra i comuni di San Cipriano Picentino e Giffoni Sei Casali nella serata di venerdì, probabilmente intorno alle 20. Ancora non è chiaro in che modo sia riuscita ad eludere la sorveglianza. Una volta fuori dalla struttura la donna ha cominciato a vagare perdendo anche l’orientamento. Probabilmente in preda ad una crisi, di notte in campagna, ha perso l’equilibrio ed è precipitata nel canale dove è stata rinvenuta senza vita. Il corpo della donna, le cui ricerche erano in corso da diverse ore, è stato rinvenuto nella tarda mattinata di ieri da carabinieri e vigili del fuoco. Da un primo esame esterno sul corpo non vi sono segni di violenza. La salma è stata trasferita all’obitorio del Ruggi dove nelle prossime ore dovrebbe essere effettuato l’esame autoptico. Il decesso della donna ha sconvolto gli operatori del centro di riabilitazione che ieri attraverso un post sulla bakeka di Facebook hanno lasciato un loro pensiero. “Il nostro è un lavoro meraviglioso che porti dentro come corredo genetico, un Dna della solidarietà, dell’amore, della condivisione ma spesso……. è fatto anche di momenti brutti, terribili che mai vorresti vivere. Un lavoro rischioso (é bene non dimenticarlo mai), che in qualsiasi momento o per un attimo di distrazione ti tradisce, ti sconvolge e ti colpisce alle spalle pur consapevoli che noi, operatori di comunità, più del medico, della psicologa o dell’assistente sociale gestiamo tutti i giorni “la vita dei nostri ospiti”. In una triste giornata di lutto preghiamo insieme, amen”.