“Trovare il coraggio di cambiare rotta” - Le Cronache
Regionali 2020

“Trovare il coraggio di cambiare rotta”

“Trovare il coraggio di cambiare rotta”

Nell’Agro nocerino-sarnese, Più Campania in Europa, lista regionale del partito Più Europa, ha espresso la candidatura di Giuseppe Longobardi, export manager di San Valentino Torio, che vanta un lungo percorso di impegno, personale e familiare, sul territorio. Una candidatura che unisce il profilo politico e professionale di Longobardi, con competenze nel mondo dell’impresa e dei mercati internazionali. Qual è il percorso che ti ha portato a questa candidatura? “Questa candidatura mi è stata proposta da Piercamillo Falasca, vicesegretario di Più Europa, al quale mi lega un rapporto di stima e amicizia. Mi ha parlato della lista Più Campania in Europa come un gruppo di giovani amministratori, di donne e uomini provenienti dal mondo dell’associazionismo, dell’imprenditoria e delle professioni. Un gruppo di persone motivate desiderose di apportare il proprio contributo di idee per un progetto comune. Personalmente, sono stato sia consigliere comunale a San Valentino Torio, sia impegnato nell’associazionismo sul territorio da oltre vent’anni. Quindi mi sono subito sentito in sintonia con gli altri candidati e con le finalità di questo progetto politico”. Viste le sue competenze e la sua esperienza di export manager, lei conosce bene l’Europa. Secondo lei, di cosa ha bisogno la Campania per diventare davvero europea? “La Campania ha semplicemente bisogno di trovare il coraggio di cambiare rotta. Occorre una maggiore semplificazione della macchina organizzativa puntando su efficacia ed efficienza, scrollandosi di dosso il peso di alcune influenze politiche e puntando su un management specializzato nella gestione delle aziende pubbliche”. Il tessuto produttivo e imprenditoriale campano ha un patrimonio di eccellenze riconosciute in tutto il mondo. Su cosa invece siamo carenti? “La nostra Regione e la nostra Provincia hanno un patrimonio ricco, sia dal punto di vista paesaggistico sia dal punto di vista imprenditoriale. Non bisogna cullarsi sulle rendite di posizione perché nei mercati globali c’è bisogno di essere dinamici e innovativi. Soprattutto c’è bisogno di fare rete per creare economie di scala e sinergie”. Oltre a impresa e internazionalizzazione, su quali altri temi sta concentrando la sua attenzione? Con che proposte? “Mi sono molto a cuore i temi della sanità e dell’ambiente. Due settori di competenza regionali interconnessi. La prevenzione di alcune malattie passa attraverso un ambiente salubre: il risanamento del Sarno e dei suoi affluenti deve essere in cima all’agenda politica regionale. Subito dopo, ma con lo stesso livello di importanza, viene la sanità che dovrebbe essere più adeguata alle esigenze del cittadino. Se siamo in Europa non possiamo aspettare mesi per una visita diagnostica”. Molti sondaggi pronosticano la vittoria di De Luca, mentre resta molta incertezza sui risultati delle liste. Dove arriverà Più Campania in Europa? “De Luca ha lavorato bene, tenendo conto anche dei problemi pregressi che ha ereditato. Credo sia l’unico che possa governare la Campania, sia per il suo carattere sia per la sua conoscenza dei territori. Per quanto riguarda Più Campania in Europa credo che stiamo crescendo e che ci stiamo distinguendo per le nostre proposte, che puntano alla sostenibilità, allo sviluppo, ai giovani e che vogliono risvegliare e valorizzare le energie del nostro territorio. Siamo forse l’unica lista completamente costituita da volti nuovi nel panorama politico regionale. Faremo sentire la nostra voce, con lealtà e fermezza”.