Tre milioni per le luci d’artista, un milione per i progetti sismici - Le Cronache
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Tre milioni per le luci d’artista, un milione per i progetti sismici

Tre milioni per le luci d’artista, un milione per i progetti sismici

di Andrea Pellegrino

Tre milioni per le Luci d’Artista di Salerno, un milione e 300mila euro per i progetti di studio di microzonazione sismica di tutta la Regione Campania. Anzi, ad essere precisi – se non fosse per un contributo che arriva direttamente dalla Protezione Civile e vincolato ad un cofinanziamento dei comuni interessati – sarebbe zero. Il paradosso (l’ennesimo) arriva da Palazzo Santa Lucia. Da un lato s’accendono le luci a Salerno a suon di milioni di euro destinati ai beni culturali della Regione, dall’altro si risparmia sulla prevenzione. Per non parlare di tutto il resto.
Il caso, sollevato dal geologo Alberto Alfinito (nel corso della conferenza stampa di Italia Nostra e No Crescent tenutasi ieri mattina), trova riscontro nel decreto dirigenziale del 27 ottobre, pubblicato sull’ultimo Burc. Allegato c’è l’elenco dei comuni che posso accedere alla manifestazione di interesse. Il finanziamento è vincolato dallo stanziamento di fondi comunali. Ad esempio, un comune con una popolazione inferiore ai 2500 abitanti dovrà sborsare 4800 euro per riceverne 7200 dalla Protezione Civile. Naturalmente, stando alla cifra trasmessa dal dipartimento, i fondi seguiranno una graduatoria dei comuni in base alla sismicità. Gli studi di Microzonazione Sismica, in particolare, hanno l’obiettivo di razionalizzare la conoscenza sulle alterazioni che lo scuotimento sismico può subire in superficie, restituendo informazioni utili per il governo del territorio, per la progettazione, per la pianificazione per l’emergenza e per la ricostruzione post sisma. La microzonazione sismica implica quindi la stima sia della pericolosità che della vulnerabilità sismica dell’area di studio, e quindi non può prescindere da una valutazione della risposta sismica locale, vale a dire del modo in cui la struttura geologica superficiale influisce sulla propagazione delle onde sismiche. Sono, inoltre, fondamentali per la redazione dei nuovi Puc.
A Salerno città, intanto, il problema non è solo tecnico ma anche pratico. Ieri il caso è approdato in commissione trasparenza a Palazzo di Città. Dopo i 100mila euro finanziati al nucleo, ora la protezione civile è rimasta senza soldi. Il presidente Antonio Cammarota ha infatti convocato per il prossimo incontro della Commissione, il dirigente di settore Luca Caselli, che dovrà spiegare nei minimi dettagli tutte le operazioni che ha effettuato il nucleo e come mai ora dal Comune di Salerno non ci sono più soldi per ulteriori attività della protezione civile. “Il Comune di Salerno ignora il passaggio in merito alle banche dati sulla protezione civile –  ha spiegato l’avvocato Cammarota – ora bisogna fare ancora una volta chiarezza sulla questione e capire cosa si vuole fare dall’amministrazione in merito alla questione del nucleo, nonostante il Comune di Salerno dice di non avere più i fondi per finanziare le attività”.