Tre milioni e mezzo per la lirica ma un biglietto costa fino a 110 € - Le Cronache
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Tre milioni e mezzo per la lirica ma un biglietto costa fino a 110 €

Tre milioni e mezzo per la lirica ma un biglietto costa fino a 110 €

 

di Andrea Pellegrino

La cifra da spendere è sempre la stessa, anno dopo anno. Cinque opere liriche e otto (anche se nel corpo della delibera è indicato il numero di 6) concerti sinfonici al costo di 3 milioni e mezzo di euro. E’ tutto pronto per la stagione lirico-concertistica del teatro Verdi di Salerno che anche quest’anno sarà curata dal direttore artistico Daniel Oren. Nella seduta di giunta comunale dello scorso 16 marzo, è stata approvata la proposta – per il 2017 – presentata proprio dal direttore d’orchestra israeliano: una proposta che prevede, a far data dal prossimo mese di aprile e fino alla fine dell’anno, la messa in scena di undici opere tra lirica e concerti. Così, mentre da un lato c’è incertezza (o quasi) in merito ai dati relativi agli introiti fatti registrare dal Massimo cittadino nel corso del 2016 – che non sono stati ancora resi noti, probabilmente non ancora elaborati dagli uffici di Palazzo di Città –, dall’altro c’è la garanzia che la somma che il Comune sborserà per il prestigioso cartellone lirico-concertistico: 3.566.000 euro “tutto incluso e niente escluso”. Una cifra perfettamente in linea con quelle impegnate negli anni precedenti e che, però, non sono mai state “recuperate” a pieno dall’amministrazione cittadina, a causa degli incassi non proprio lusinghieri fatti registrare dal teatro di Piazza Matteo Luciani. Basti pensare che nel 2015 – ultimo dato disponibile a tal proposito – tra biglietti venduti al botteghino e abbonamenti, il Verdi incassò la modesta cifra di 383mila euro a fronte di una spesa di 3 milioni e 349mila euro sostenuta. Tornando alla stagione pronta a partire, cinque le opere in programma: la “Carmen” di Bizet (28-30 aprile e 2 maggio); il “Don Pasquale” di Donizetti (19-21 e 23 maggio); la “Norma” di Bellini (20- 22-24 ottobre); la “Turandot” di Puccini (3-5-8 dicembre) e “La Traviata” di Verdi (21-23-26 dicembre). Otto saranno, invece, i concerti: violino Hagai Shashm – pianista Amnon Erez (12 maggio); pianista Giuseppe Albanese (24-25-26 maggio); master tromba Sergej Nakarjakov – pianoforte da definire (29-30- 31 maggio); violino Mi Kyung Lee-pianoforte da definire (23 – 24 -25 ottobre); clarinetto Giampiero Sobrino-pianoforte da definire (24 novembre); concerto da Franz Liszt a Michelangelo per la regia di Vittorio Sgarbi, Nazzareno Carusi al pianoforte (12 dicembre); violino Gennaro Cardaropoli (dicembre); quartetto d’archi London Philarmonic orchestra (dicembre). In via di definizione è la data per L’histoire de Babar. Insomma, si prospetta certamente un calendario ricco e di alto livello qualitativo ma l’interrogativo è sempre lo stesso: il gioco vale la candela?

BIGLIETTI Oltre al calendario delle opere liriche e dei concerti, è stato anche approvato il piano relativo ai biglietti. Per quanto concerne le opere liriche per un posto in poltronissima si va dai 110 euro (100 con la riduzione) del biglietto ai 440 euro dell’abbonamento (395 con la riduzione); per la poltrona, biglietto a 90 euro (80 con la riduzione) e abbonamento a 360 euro (325 con la riduzione); I e II ordine, biglietto 80 euro (70 riduzione) e abbonamento 320 euro (290 con la riduzione); III ordine, biglietto 55 euro (50 ridotto) e 220 euro per l’abbonamento (200 ridotto); IV ordine, biglietto 40 euro (ridotto 35 euro) e abbonamento 160 euro (con la riduzione 145); V ordine con biglietto a 30 euro (la riduzione è fissata a 25) mentre l’abbonamento 120 euro (110 con la riduzione). La riduzione è riservata agli spettatori under 26 e over 65. Per quel che riguarda i concerti, i costi si abbassano notevolmente e c’è la possibilità – per i soli possessori dell’abbonamento alla stagione lirica 2017 – di acquistare l’abbonamento special. Per la poltronissima il biglietto costerà 60 euro (55 euro con la riduzione) mentre l’abbonamento 230 e lo special 100 euro; per la poltrona sarà necessario pagare 40 euro (35 ridotto) per il biglietto o 210 euro per l’abbonamento mentre lo special costerà 100 euro; I e II, biglietto 30 euro (25 euro con la riduzione), abbonamento 180 euro e special 80 euro; III ordine, 20 euro per il biglietto (18 ridotto), 135 euro per l’abbonamento e 60 per lo special; IV ordine, biglietto 15 euro (ridotto 13), abbonamento 100 euro e special 40 euro; V ordine, biglietto 10 euro (ridotto 9 euro), 60 euro per l’abbonamento e 30 euro per lo special.

POVERO PUCCINI Giacomo Puccini, a coloro che lavorano al Comune di Salerno, probabilmente proprio non piace. Come lo scorso anno, anche in questo 2017 il compositore lucchese è stato soppiantato da Giuseppe Verdi, al quale è stata attribuita la “Turandot”. In uno dei vari allegati alla delibera di giunta comunale relativa alla nuova stagione lirico-concertistica, non può non essere notata, infatti, Giuseppe Verdi indicato come il compositore della celeberrima opera lirica. Rispetto all’anno scorso, forse l’errore è ancora rimediabile: sono ancora nella memoria di molti, infatti, i giganteschi errori riportati sulle brochure di presentazione della passata stagione liricoconcertistica con la “Tosca” e la “Madama Butterfly” inopinatamente scippate a Puccini, con la paternità attribuita al pur blasonato Verdi. Giuseppe Verdi al quale non viene però attribuita “La Traviata”, in programma nel periodo di Natale del 2017. Antipatia nei confronti di Puccini? Estrema empatia nei confronti di colui a cui è stato intitolato il Massimo cittadino? Distrazione? Poca conoscenza della materia? Non si sa. Le ipotesi sono tante. Sorte simile è toccata anche a Donizetti, “omaggiato” di una “n” in più (nell’elenco delle opere, infatti, è segnalato come “Doninzetti”). La speranza è che i cartelloni e le brochure non siano ancora state mandate in tipografia.