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Torre Annunziata: Il comune e Libera: insieme contro la povertà

Non solo assistenza materiale ma anche affiancamento per aiutare le fasce sociali cittadine più disagiate ad uscire dalla loro condizione; è questo l’obiettivo della collaborazione tra l’associazione Libera e il comune di Torre, formalmente siglata ieri sera tra il sindaco Giosuè Starita e il referente torrese di Libera Michele Del Gaudio.
<<A seguito della richiesta dell’associazione Libera e dopo una serie di incontri propedeutici – spiega il sindaco – abbiamo avviato questa collaborazione. Il vero elemento centrale è che insieme abbiamo maturato la consapevolezza che occorresse, nella nostra città, una strategia articolata su più fronti: da un lato, affrontare l’emergenza di chi letteralmente non riesce a garantire un pasto alla propria famiglia, e dall’altro cercare insieme le strategie possibili per aiutarli a uscire da questa condizione>>
Tra le prime iniziative che questa sorta di joint venture metterà in campo ci sono una campagna di lotta agli sprechi (cibo, abiti, farmaci, giocattoli, ecc.), con relativa attività di raccolta e redistribuzione, una campagna di promozione della legalità ambientale (lotta all’abusivismo e allo sversamento abusivo dei rifiuti, una campagna per mantenere pulita la città, ecc.) con priorità per il rispetto dell’ambiente ed educazione alla raccolta differenziata, un ciclo di iniziative nelle scuole finalizzate alla giornata della memoria delle vittime delle mafie e in particolare delle vittime di Torre Annunziata a partire da Giancarlo Siani.
In particolare, per le azioni di lotta alla povertà, sarà costituito un coordinamento cittadino di tutti i soggetti che a vario titolo già se ne occupano, e verrà organizzato un nucleo di volontari per la raccolta serale dei residui alimentari freschi, ancora genuini, presso gli esercizi commerciali disponibili, come ristoranti, rosticcerie, gastronomie, panetterie, salumerie, pizzerie, pasticcerie, supermercati, per concentrarli in strutture che provvedano a consegnarli agli indigenti che ne faranno richiesta.
Ancora, si cercherà di svolgere azioni di promozione della sospensione dell’esecutività degli sfratti per “morosità incolpevole”, cercando soluzioni abitative alternative.
Ovviamente, anche i beni confiscati alla camorra saranno destinati ad attività sociali.
<<Una delle idee che cercheremo insieme di realizzare – spiega ancora Starita – è quella di creare in uno di questi beni un vero e proprio polo di contrasto alla povertà, mettendo insieme il centro per la distribuzione dei pacchi alimentari e quello degli alimenti freschi in eccedenza agli esercizi commerciali e la mensa dei poveri. Così potremmo avere sia il quadro esatto delle famiglie indigenti, e anche la possibilità continua di interagire con loro, sempre allo scopo di aiutarli ad uscire dalla loro difficile situazione>>.
In sostanza, si cercherà di mettere in campo percorsi di sensibilizzazione nei confronti dei bisognosi, affinché non si accontentino delle pur necessarie forme di assistenza, ma siano consapevoli e responsabili per contribuire al cambiamento individuale e collettivo, diventando essi stessi soggetti attivi per il miglioramento delle loro condizioni e per l’attuazione della giustizia sociale.