«Toninelli non può voltarsi dall’altra parte L’aeroportodiSalernodevedecollare subito» - Le Cronache
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«Toninelli non può voltarsi dall’altra parte L’aeroportodiSalernodevedecollare subito»

«Toninelli non può voltarsi dall’altra parte L’aeroportodiSalernodevedecollare subito»

Erika Noschese

«Toninelli non può voltarsi dall’altra parte». Parole dure quelle utilizzate da Maurizio Martina, ex ministro e attuale segretario nazionale del Pd, ieri in visita all’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi, nel corso del suo tour in Campania. «Rispetto al lavoro che è stato fatto qui per potenziare, infrastrutturare e investire su questo aeroporto, il governo deve rispondere alle istanze delterritorio», ha dichiarato il segretario dem, accompagnato in visita allo scalo dall’onorevole Piero De Luca, i sindaci di Pontecagnano, Bellizzi e Salerno, rispettivamente Giuseppe Lanzara, Mimmo Volpe ed Enzo Napoli. Martina, poco prima di procedere con la visita in aeroporto, si è intrattenuto con gli amministratori locali, il presidente della società di gestione dell’aeroporto Antonio Ferraro e Anna Ferrazzano, presidente del Consorzio Aeroporto di Salerno. L’ex ministro del governo Renzi e Gentiloni sembrava seriamente interessato alla vicenda dello scalo salernitano. Da qui, appunto, l’appello al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli: «L’onorevole De Luca e tutto il territorio mi pare che chieda a gran voce, in maniera inequivocabile, di poter procedere, di poter investire e di poter lavorare su un’infrastruttura come questa e Toninelli non si volti dall’altra parte. Se vuol fare il ministro deve sapere che queste scelte le deve fare, che non esiste che siano merce di scambio per bloccare o non bloccare altre questioni – ha infatti dichiarato Maurizio Martina – Qui c’è un territorio che chiede di poter procedere e se siamo qui è per dare un messaggio tutti insieme di attenzione, di sostegno, di impegno su una questione che per me è strategica». Dopo la visita alla pista che dovrebbe essere allungata, il democratico ha lanciato un nuovo monito al governo: «deve darsi una mossa, entro due settimane l’aeroporto deve decollare». Secondo Martina, infatti, il Salerno-Costa d’Amalfi ha un grande potenziale che dovrebbe – e potrebbe – valorizzare ilterritorio; potrebbe, infatti, «generare un flusso di presenze, di lavoro, un indotto significativo quindi questo è anche il ruolo del Pd fare fino in fondo in ogni territorio questo lavoro fianco a fianco alle istanze delle comunità, e chiedere al governo in particolare di svegliarsi perché se poi manchiamo di investire risorse ingenti come quelle che potenzialmente possono essere investite qui, questo è un erroraccio nei confronti di famiglie, imprese, lavoratori e comunità locali». Intanto, proprio nella giornata di ieri, proprio da Capaccio Paestum, gli operatori della provincia di Salerno, unitamente alle maggiori sigle dell’Agroalimentare, dell’Industria e dell’Artigianato hanno lanciato un nuovo grido d’allarme, manifestando la propria ferma volontà affinché a strettissimo giro venga resa efficace e funzionale l’aeroporto SalernoCosta d’Amalfi. E proprio dopo l’incontro, al ministro Martina e al parlamentare Piero De Luca è stato consegnato un documento con tutte le richieste avanzate dagli operatori presenti su tutto il territorio salernitano, affinchè i dem facciano qualcosa di concreto.

«Scalo salernitano è un progetto vitale per lo sviluppo del territorio»

Un progetto vitale per lo sviluppo del territorio. Così l’Assocepi di Salerno definisce l’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, sottolineando l’importanza di unirsi compatti per raggiungere un obiettivo che i cittadini salernitani e non solo, ormai attendono da decenni. «E’ inutile sottolineare, tutte le discrasie del passato dovute soprattutto al conflitto di interessi tra enti, che ha determinato danni inestimabili alle Pmi del nostro territorio, che hanno scontato personalismi e autoreferenzialità di personaggi, che non hanno inteso la valenza e l’imprescindibilità di una infrastruttura del genere, rispetto alla ripresa economica di un territorio falcidiato dalla mancanza endemica di servizi e collegamenti rapidi, sempre promessi e mai realizzati – ha dichiarato il presidente dell’Assocepi, Beniamino Brancaccio – Sicuramente tale struttura porterebbe un vantaggio competitivo al Turismo, all’Agricoltura, al Commercio locali che hanno bisogno di un volano per decollare. Per non parlare, poi, del fondamentale, conseguente notevole incremento dei posti di lavoro in un’area che vede decine di nostri giovani costretti ad abbandonare le proprie case nel tentativo di realizzarsi altrove. Stiamo purtroppo, da anni, rinunciando ad utilizzare le nostre enormi potenzialità». Da qui, l’invito rivolto alla politica locale affinché si metta da parte la litigiosità dovuta all’appartenenza partitica e ci si unirsi, coesi, «verso la realizzazione di un’opera di cui non si può più fare a meno, e dare così agli operatori del territorio, quelle possibilità da troppo tempo negate rispetto ad altri territori che godono di un sistema stradale e di trasporti di gran lunga superiore alle regioni che dovrebbero essere servite dall’aeroporto di Salerno», ha dichiarato ancora il presidente Beniamino Brancaccio che proprio nella giornata di ieri ha partecipato all’incontro tenutosi a Paestum con gli operatori locali e le associazioni di categoria, con il Vice Presidente Nazionale di Cepi, Claudio Pisapia, il Presidente di Assocepi Salerno, Beniamino Brancaccio e il Presidente della “Citta di Salerno” Alfonso Siano.

Martina contro Salvini: «Da lui nessuna lezione, piuttosto spieghi l’alleanza con i 5 Stelle»

«Strada spianataperZingaretti?No,nonlopenso».Cosìil segretariodemMaurizio Martina commenta l’ipotesi di un’avanzata dell’attuale candidato alla segreteria delpartitopolitico. «Lanostramozione è quella cheunisce le forze anchedapunti di vista differenti perché si rende conto che il Pd oggi è a rischio – ha dichiarato il segretario -IlPdoggideve essere salvato,unito e aperto.Noi stiamo facendo questo lavoro con la pluralità giusta e con con l’intensità giusta: io chiedo a tutti di dare una mano». L’ex ministro sembra aver anche seppellito l’ascia di guerra con Matteo Richetti, di fatto numero due della lista che candida Maurizio Martina alla segreteria del partito: «qui c’è da dare una mano tutti insieme senza polemica, c’è da fare squadra. Questo è il senso della mozione, questo è il senso del lavoro che abbiamo intrapreso, questo è il senso della squadra che abbiamo organizzato. C’è da salvare il Pd, unirlo, aprirlo, costruire un alternativa forte alla Lega e 5 stelle». Per Martina, dunque,tutto ciò che c’è da fare ora è essere concentrati sulle primarie del prossimo 3 marzo «e chiedere a tanti elettori di venire a darci una mano. Per il momento per il Paese è difficilissimo: questo governo a far finta di non vedere che in questi mesi purtroppo ha riportato l’Italia sul crinale più difficile, quello della crisi economica e sociale e noi dobbiamo essere all’altezza di questa responsabilità», ha poi aggiunto il segretario dem che non risparmia attacchi al ministro dell’Interno Matteo Salvini: «Il ministro è scappato dal processo anziché difendersi dal processo.Ha purtroppo messo in palio il blocco della Tavper salvarsi la poltrona, quindi dovrebbe solo che stare zitto adesso, anche perché ha preso in ostaggio47persone in quei giorni perché aveva bisogno di esibire in maniera spettacolare qualche vittima. Quindi da Salvini Nessuna lezione: piuttosto risponda del perché ha contrattato col Movimento 5 Stelle il blocco delle Infrastrutture strategiche di questo paese a partire dalla Tav». E sui domiciliari ai genitori dell’ex segretario Renzi ha tagliato corto: «massimo rispetto per questa vicenda, fiducia nella giustizia e vicinanza a quello che in particolare Matteo sta provando in questo momento, perché non è certo umanamente un passaggio facile».