"Territorio e comunità", un binomio perfetto per "umanizzare" la politica e ascoltare i territori - Le Cronache
Regionali 2020

“Territorio e comunità”, un binomio perfetto per “umanizzare” la politica e ascoltare i territori

“Territorio e comunità”, un binomio perfetto per “umanizzare” la politica e ascoltare i territori

Ripartire dai territori e dalla comunità. E’ questa la parola d’ordine per il Pd e per il candidato al consiglio regionale della Campania per il Pd Simone Valiante. E proporio “Comunità e territorio, umanizzare la politica” è stato il titolo dell’incontro organizzato da Alfonso Andria presso il Polo Nautico di Salerno, a sostegno proprio della candidatura di Valiante e che ha visto la partecipazione di Mario De Biase, ex sindaco di Salerno. Onorevole, “comunità e territorio, umanizzare la politica il titolo dell’incontro tenutosi martedì sera presso il Polo Nautico di Salerno a sostegno della candidatura di Simone Valiante. Cosa si intende per umanizzare la p o l i – tica? ” N o i a b – biamo voluto qualificare un inc o n t r o s i c u r a – mente pre elettorale, a favore del candidato Simone Valiante, con un tema specifico, piuttosto che limitarci a chiedere il voto agli amici. Abbiamo voluto cogliere l’occasione per approfondire un tema particolare e questa campagna elettorale non è molto incline a questa abitudine, si parla poco e si dice poco, si va poco oltre la richiesta del voto ma bisognerebbe dire anche come si vorrebbe impiegare, per quel consenso, una volta che fosse sufficiente a conseguire l’obiettivo della elezione. Lo abbiamo fatto su un tema che abbiamo molto a cuore, come matrice culturale, come ispirazione anche se di estrazione politica differente, pur convergendo in un unico contenitore quale il Pd. E’ stata una riflessione ad altissimo livello perchè affidata a menti della levatura di Pino Cantillo, filosofo e già professore della Federico II; Angelo Scelzo che non ha certamente bisogno di presentazione, unico membro laico del governo pontificio, sottosegretario alla Comunicazione della Santa Sede, vicino a tre papi; poi una donna di scuola come Daniela Novi che ha puntato l’attenzione su un tema molto interessante, riferito all’esperienza di una preside che affronta il tema del dopo covid o della co gestione con il covid, prima con l’insegnamento a distanza e poi si prepara alle lezioni in presenza e poi da uno spaccato molto efficace, essendo di estrazione culturale molto prossima alla nostra, proveniente dall’associazionismo cattolico come lo è Gianluca Mastrovito che ne è interprete in quanto presidente provinciale delle Acli. Poi, naturalmente i più diretti protagonisti della nostra iniziativa: Simone Valiante, io che ho promosso l’incontro e Peppe Cirone, l’ospite d’onore, una persona da sempre impegnati su questi incontri sul tema dei cattolici democratici impegnati in politica. Il tutto era tenuto molto sapientemente insieme da Secondo Squizzato, amministratore locale ed è stato sindaco di Cetara; nella vita fa il dirigente bancario ma è anche pubblicista e ha cucito bene questi interventi, forte di un’esperienza di chi viene dal settore. Ci sono due parole chiare che precedono il titolo: comunità e territorio perchè sono i due obiettivi di una azione politica puntuale, due parole chiave per connotare, come elementi costitutivi, la nostra azione politica, come abbiamo sempre fatto. Ognuno di noi ha alle spalle un vissuto politico e una presenza in politica e nelle istituzioni che ha sempre ispirato questo modo di essere, dal punto di vista della radice culturale. Ecco perchè umanizzare la politica: occorre un supplemento di impegno nell’ascolto delle comunità, dei bisogni dei territori, nell’attrezzare poi una risposta praticabile, intonata alla domanda e rispettosa di una traduzione corretta nella fase attuativa che sta ad un deputato nazionale, regionale, un amministratore locale e così via. Ascoltare e rispondere con quella dose di autorevolezza che un uomo politico ha e con una dose di responsabilità che deve sapersi assumere ma anche con quell’ascolto particolare che deve essere costante e quotidiano. All’incontro abbiamo avuto una partecipazione che ha meravigliato un po’ tutti”. Perchè la scelta di sostenere Simone Valiante alle prossime regionali? “Noi abbiamo un rapporto antico di conoscenza, di amicizia. Io voto il Pd da sempre e sono un iscritto al Pd e l’unica cosa che gli chiesti, quando mi annunciò la sua candidatura, di chiedermi il voto solo se candidato con il Pd e lui mi rispose che avrebbe chiesto la candidatura al partito democratico. Ai primi di gennaio abbiamo iniziato questo cammino, poi interrotto dalle vicende del Covid e poi ripreso. Lo faccio convintamente non solo perchè me lo ha chiesto ma perchè condivido il suo modo di rapportarsi alla politica, l’esperienza che ha accumulato, essendo stato anche deputato e ha, alle spalle, il bagaglio necessario sia negli enti locali sia a livello nazionale. Mi auguro venga eletto perchè potrà dare un apporto molto significativo ai lavori del consiglio regionale, valorizzando l’istituzione che rappresenta le istanze del territorio più prossime, più vicine al territorio”. Mai come in questo periodo, forse, è necessario ripartire dai territori e dalle comunità… “Il senso che abbiamo voluto dare all’incontro è proprio questo: ritornare all’ispirazione originaria dei partiti che furono; i nostri partiti di appartenenza avevano questa radice culturale, questo impegno di prossimità alla gente, ai territori. Lo stesso dicasi anche per altri che, come noi, condividono questa battaglia per ragioni non solo politiche ma anche parentali, come Carmine Mastalia, il motore della campagna elettorale di Simone Valiante. Ieri (martedì per chi legge ndr) abbiamo visto in sala con molto piacere anche Mario De Biase, ex sindaco di Salerno e mi è sembrata una presenza importante. Abbiamo messo insieme tante belle persone con questo comune sentire, rispetto a noi che siamo più sulla prima linea accanto a Simone, per interpretare la sua esigenza di servizio alle istituzioni e alla politica”.