Terminal via Vinciprova, Cammarota: “E’ scelta demenziale, passo indietro” - Le Cronache
Salerno

Terminal via Vinciprova, Cammarota: “E’ scelta demenziale, passo indietro”

Terminal via Vinciprova, Cammarota: “E’ scelta demenziale, passo indietro”

di Erika Noschese

A pochi giorni dal trasferimento del capolinea degli autobus da via Ligea a via Vinciprova è già caos e non mancano le polemiche, soprattutto da parte dei cittadini salernitani. A chiedere un passo indietro all’amministrazione comunale è Antonio Cammarota, candidato sindaco de La Nostra Libertà che ha approfondito la vicenda in commissione Trasparenza, nei mesi scorsi, che ha portato in audizione sia i residenti di via Ligea, che con il trasferimento del capolinea sono isolati dal trasporto pubblico locale, sia quelli di via Vinciprova che, invece, lamentano il troppo inquinamento, acustico e ambientale. “Il trasferimento del terminal bus a via Vinciprova mostra tutto lo scollamento dell’amministrazione comunale verso la volontà popolare. Il capolinea di BusItalia deve tornare in via Ligea”, ha dichiarato il leader de La Nostra Libertà sottolineando come via Vinciprova sia snodo centrale della città e, ha aggiunto, “il capolinea rappresenta un danno mortale per la viabilità, perché crea ingorghi ed inquinamento in una arteria principale, e per l’economia, in quanto cancella un parcheggio fondamentale per una zona già abbandonata. I cittadini si sono espressi più volte, anche attraverso una petizione de La Nostra Libertà che ha registrato circa 700 firme. “Una vicenda già istruita in commissione trasparenza e sollevata in Consiglio comunale – ha aggiunto Cammarota – Una scelta demenziale. Sono contrari sia i cittadini di via Porto che denunciano lo svuotamento sociale e urbanistico dell’antica Città del Mare, come denunciarono proprio in commissione trasparenza, che della zona Irno. Il nuovo sindaco che verrà dovrà rinsaldare un rapporto di fiducia con i cittadini rendendoli partecipi e protagonisti di ogni processo democratico e di ogni scelta”. Il trasferimento del capolinea suscita perplessità anche tra le organizzazioni sindacali, a causa dell’aumento del monte ore di lavoro tanto da annunciare, già nei giorni scorsi, un’azione di sciopero, nel rispetto dei diritti dei lavoratori. Già nei prossimi giorni, infatti, dovrebbe essere annunciato il primo sciopero di 4 ore.