Tari più alta d’Italia, maglia nera alla città di Salerno - Le Cronache
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Tari più alta d’Italia, maglia nera alla città di Salerno

Tari più alta d’Italia, maglia nera alla città di Salerno

di Erika Noschese

Salerno quinta città con la Tari (la tassa sui rifiuti) più cara d’Italia. E’ quanto rende noto l’Osservatorio Prezzi e Tariffe per il 2019 di CittadinanzaAttiva Onlus. Dati non di poco conto che hanno fruttato al governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca una serie di polemiche. Immancabile la polemica della giunta regionale del Movimento 5 Stelle che punta il dito sulla gestione dei rifiuti. «L’ultimo studio di Cittadinanzattiva sulla gestione rifiuti nel nostro paese conferisce alla Campania l’ennesima medaglia del disonore a conferma di un paradosso che in Consiglio regionale evidenziamo oramai da anni. In un rapporto che accende i riflettori su un Paese che resta spaccato in due sul piano tariffario, con un Nord che paga 258 euro in media e un Sud che ne paga invece ben 351, spiccano i 421 euro che collocano la Campania al primo posto tra le regioni più care», ha dichiarato infatti il consigliere regionale pentastellato Vincenzo Viglione. «Un dato che documenta in maniera disarmante la distanza abissale tra gli annunci e le misure concrete, mai realizzate, del cosiddetto programma straordinario per migliorare la raccolta differenziata inserito nella legge 14/2016 e finanziato con ben 40 milioni di euro, di realizzazione della rete impiantistica per la gestione della frazione organica diventata ormai una leggenda – ha poi aggiunto Viglione – Una fotografia a tal punto disarmante da imbarazzare la stessa giunta regionale, che se ne guarda bene dal commentare un rapporto che, evidenzia la distanza tra una spesa eccessivamente onerosa per le tasche dei contribuenti a fronte di un servizio essenziale per nulla garantito o comunque ben lontano dagli obiettivi fissati. E senza scordare che il nostro paese paga una sanzione europea da 120mila euro al giorno per questa amministrazione regionale non è stata in grado di ottimizzare la gestione del ciclo rifiuti regionale. E c’è ancora chi è convinto che De Luca sia il candidato ideale da proporre alle prossime regionali del 2020». Dall’inchiesta di Cittadinanza Attiva onlus, si evince infatti che la media nazionale, per il 2019, relativa alla tassa dei rifiuti nel nostro Paese, si aggira intorno ai 300 euro con differenze territoriali molto marcate: la regione più economica è il Trentino Alto Adige, con 190euro mentre la più costosa è la Campania con 421euro. Analizzando le tariffe dei 112 capoluoghi di provincia esaminati, sono state riscontrate variazioni in aumento in circa la metà, 51 capoluoghi; tariffe stabili in 27 capoluoghi e in diminuzione in 34. A Matera l’incremento più elevato (+19,1%), a Trapani la diminuzione più consistente (- 16,8%). A livello di aree geografiche, i rifiuti costano meno al Nord (in media 258 euro), segue il Centro (299 euro), infine il sud, più costoso (351 euro). Più di due famiglie su tre (precisamente il 68,2%) ritengono di pagare troppo per la raccolta dei rifiuti: la percentuale sale all’83,4% in Sicilia, segue l’Umbria con l’80,2%, la Puglia con il 79,1%, la Campania con il 78,4%. Entrando nel dettaglio ed analizzando la situazione regionale, in Campania la media è di 421€ a famiglia, ma si passa dai 315€ di Avellino ai 471€ di Benevento. Per quanto riguarda la raccolta differenziata si va dal 31% di Avellino al 66% di Benevento. L’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento nel 2019 una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. La città di Salerno, nello specifico, ha subito una variazione pari allo 0.3%: nel 2018, infatti, la media era di circa 422 euro, a fronte dei 421 del 2019. Un lieve calo che segue il trend regionale che chiude il 2019 con un -0.2%, pur restando la regione con la Tari più cara d’Italia. Di fatti, le dieci città più costose, con una spesa annua che supera i 400 euro, sono tutte collocate al sud, mentre nella top ten delle più economiche solo tre sono meridionali, ossia Potenza, Vibo Valentia e Isernia. Attacchi al governatore De Luca anche dal presidente dell’associazione Nord Sud nonché vicecoordinatore regionale di Forza Italia, Severino Nappi: «I campani ricevono un servizio pessimo e pagano la tassa sui rifiuti più alta che altrove. È l’ennesimo paradosso. Nelle altre Regioni la media della spesa è di 300 euro, mentre in Campania supera addirittura i 400 euro. E le cose non potranno che peggiorare grazie all’idea del “governo-bufala” di accorpare Tari e Imu. Questo non è il Nostro Posto. Noi vogliamo una Campania dove i servizi costano meno che altrove e valgono di più. Una terra straordinaria merita un governo straordinario, non guitti o traffichini».