Tanti giovani per Renzi: c’è voglia di cambiamento - Le Cronache
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Tanti giovani per Renzi: c’è voglia di cambiamento

 Aperto a Salerno il primo Comitato nel comune capoluogo a favore del candidato leader alle primarie del centro sinistra Matteo Renzi. Il “taglio del nostro” del nuovo centro a favore del sindaco di Firenze si è tenuto ieri mattina e via Francesco Manzo 64.
Tra i promotori dell’iniziativa il consigliere comunale cittadino Luigi Bernabò, insieme ai cofondatori Alberto Cardone, Angelo Giubileo, Caterina Mancuso, Alfredo Orientale, Cristina Paternuosto, Domenico Scarano, Alfonso Siano e ai due giovanissimi coordinatori Emanuele Mazza e Dante Santoro. Presenti anche il sindaco di Giffoni Valle Piana Russomando e il senatore Gianni Iuliano.
Partecipazione sentita da parte della folla presente all’inaugurazione, numerosi soprattutto giovani e giovanissimi. Oltre alle parole, oltre ai discorsi di apertura, oltre ai ringraziamenti convenzionali è sovrastava tra tutto una sola quanto potente e necessaria idea: cambiamento.
«Matteo Renzi è il leader e promotore di una nuova e coraggiosa iniziativa politica che annovera diversi fini, tra cui soprattutto il rinnovamento delle istituzioni e delle classi dirigenti del paese, mediante nuove politiche di crescita e sviluppo che si ispirano tradizionalmente ai principi della cultura liberale democratica di sinistra che la sinistra stessa nel corso degli ultime legislatura ha perduto» dichiara il consigliere comunale Luigi Bernabò e continua «il sindaco di Firenze in questo momento personifica la figura di chi ha deciso di cambiare l’Italia rompendo gli schemi della politica nazionale, questo è già il suo primo grande merito».
Luigi Benabò è l’unico consigliere della maggioranza cittadina che ha espressamente e pubblicamente dichiarato il suo sostegno a Renzi, questa scelta contraria a quella del Sindaco De Luca non pone i due in contrasto, né darà animo a divergenze interne al consiglio; l’humus della democrazia è proprio questo, scelta e confronto, opinione e azione, vincitori e vinti ma mai sconfitti tra coloro che sostengono la stessa bandiera, qualsiasi sia il risultato agire tutti in comune per migliorare il Paese.
«Sì Renzi per il cambiamento, sì Renzi per un’Italia diversa, sì Renzi per il nostro Paese, noi non siamo contro qualcuno ma a favore di qualcosa e questo qualcosa è un progetto reale che permetterà al Sindaco di Firenze in caso di vittoria di rilanciare il nostro Paese» dichiara il coordinatore del circolo Emanuele Mazza.
«L’Italia si divide in due partiti i “colpevoli” e i “non colpevoli”, i primi sono la classe dirigente che fino ad ora ha governato, incapace di salvaguardare gli interessi dell’Italia e dei suoi cittadini, i secondi sono coloro che puntano al vero cambiamento e tra questi c’è Matteo Renzi, giovane con un programma, ma soprattutto un uomo di meno di quaranta anni che ha già dimostrato le sue grandi capacità amministrative come Presidente della Provincia di Firenze e come Sindaco della città» afferma Dante Santoro.
Grande attenzione prestata dai numerosi under trenta presenti all’incontro. Non vi è alcun doppio fine politico tra i giovani presenti, almeno non in tutti, non vi è alcun desiderio di prevaricare pestando i piedi ad altri, né di lasciarsi trascinare dalle fangose correnti del populismo grillino, vi è solo voglia di partecipare, insieme e attivamente, per il cambiamento, lontani dagli schemi di quella politica che li ha accompagnati dalla loro nascita piena di parole, promesse, dichiarazioni, e continui “bla bla” che di raro hanno avuto una realizzazione pratica; stanchi delle riverenze, degli schemi fissi, delle ingessature da Tv, delle oramai solite e stomachevoli frasi vuote “Un programma serio”, “Un futuro per tutti”, “Investire sulle conoscenze”, “Diminuire le tasse” ripetute e sbandierate per anni da più che navigati e rodati politici e politicanti ultrasessantenni e da intraprendenti profittatori di trent’anni, già giovani vecchi, che rappresentano i figli della mala politica italiana.
Questi giovani vogliono qualcosa in più. Questi giovani ci credono ancora. Questi giovani vogliono un cambiamento.
Adesso.