Sull’onda giusta verso il futuro - Le Cronache
Editoriale

Sull’onda giusta verso il futuro

Sull’onda giusta verso il futuro

Di Alessia Potecchi*

Il voto amministrativo che ha interessato molti comuni ma, in particolare importanti città metropolitane, ci consegna un risultato molto chiaro. Una vittoria forte e indiscussa del centro sinistra che vince al primo turno a Milano, Napoli e Bologna e va al ballottaggio a Roma e Torino, capoluogo piemontese dove c’era una situazione di partenza complessa ma che, grazie alla qualità del candidato e ad un lavoro sinergico e intelligente, si è riusciti ad effettuare un recupero che ha portato a chiudere in vantaggio il primo turno e a riaprire di fatto la partita. Il forte consenso espresso dagli elettori nei confronti dei candidati del centro sinistra premia la politica e l’impegno di questi anni di coloro i quali hanno saputo stare accanto alla propria comunità, ascoltare le esigenze delle persone, mettendo al centro la loro partecipazione all’amministrazione e ai territori. Viene premiata quella politica che sa includere, che sa aprirsi e fare sinergia valorizzando tutte le forze e le competenze che sono a disposizione, hanno vinto quelle amministrazioni e quei candidati che sono entrati in contatto e in sintonia con le persone, che hanno guardato in maniera profonda e personale al sociale, ai disagi di chi è in difficoltà e ha aumentato le proprie problematiche dopo la crisi pandemica. I sindaci che escono vittoriosi sono coloro che hanno saputo essere pragmatici e che hanno saputo, con qualità, passione e costanza, dialogare mettendoci quella giusta dose di coraggio che occorre oggi per amministrare le grandi città che devono essere all’avanguardia, punto di riferimento anche internazionale e aperte al cambiamento, quel cambiamento non solo dell’assetto urbano ma anche del modo di vivere la città che sappia coniugare tradizione, storia e innovazione. Ancora, sono state premiate quelle amministrazioni quei programmi che desiderano convintamente costruire delle città europee, oggi l’Europa è un obiettivo da cui non si può più prescindere e vincono quei sindaci che, durante la pandemia, hanno accompagnato il lavoro e il percorso che è stato fatto a livello europeo con lo stanziamento delle risorse del Recovery Plan, per fare fronte al lockdown in maniera sinergica e comune e che considerano valore fondante, anche per i territori intendere l’Europa come una famiglia che provvede insieme a risolvere i problemi perché, se sta male un membro stanno male anche gli altri. Vincono quei sindaci che sono espressione di questa politica che subito, come è avvenuto a Milano, hanno fatto un piano serio per utilizzare al meglio le risorse provenienti dai fondi europei, puntando alle mission che la stessa Commissione Europea ci ha indicato. La transizione ecologica, il piano green, la digitalizzazione che interessa tanti ambiti dalla comunicazione, al lavoro, ai trasporti e che sarà sempre di più presente nella nostra quotidianità. Spendo solo una parola in più per Milano, la mia città, dove trionfa al primo turno e viene rieletto Beppe Sala. Si conferma un risultato che premia questo lungo lavoro di questi 5 anni che hanno fatto di Milano una capitale economica e finanziaria di stampo internazionale, vince il senso di apertura, vince il coraggio dell’inclusione e delle tante sfide che sono state meritatamente vinte perché si è creduto fino in fondo nelle potenzialità di una metropoli che si è trasformata ed è divenuta un modello da traino per gli altri territori. Crollano i sovranisti, non viene certamente premiata quella politica che si rinchiude, che non guarda con fiducia e speranza al futuro, quella politica che preferisce i comodi recinti e che non ha il coraggio di guardare ad ampi orizzonti per coinvolgere ma che è solo in grado di proporre battaglie di tipo strumentale senza andare oltre con proposte coraggiose e concrete. Il dato forte dell’astensione deve sempre fare riflettere, l’elettore che non vota significa che è disinteressato, sfiduciato, lontano dalla consultazione elettorale probabilmente la situazione pandemica ha influito molto ma è anche vero che il centro sinistra ha comunque aumentato di netto i suoi consensi e forse l’offerta dei candidati degli altri schieramenti non era soddisfacente. Il Governo dopo questo voto deve avere una ulteriore spinta per fare le Riforme, per accelerare i tanti capitoli ancora aperti, per guardare a lavoro, occupazione, fisco e rilancio economico con ancora più forza e sinergia. Gli elettori ci chiedono a gran voce questo impegno così come ci chiedono di concretizzare i progetti da attuare con le risorse europee. Ci chiedono che arrivi un messaggio e uno sguardo al futuro fatto di speranza e di capacità di agire e reagire.

Responsabile Dipartimento Banche, Fisco e Finanza

 del Pd Metropolitano di Milano