Sull’isola di Procida batte il cuore di un angrese: Giovanni Villani - Le Cronache
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Sull’isola di Procida batte il cuore di un angrese: Giovanni Villani

Sull’isola di Procida batte il cuore di un angrese: Giovanni Villani

C’è uno spicchio di Angri a Procida ed ha il volto e la bravura di Giovanni Villani, dottore commercialista, eletto per la prima volta nel 2015 consigliere comunale. Il 19 luglio 2021 è diventato Presidente del Consiglio Comunale dell’Isola, tanto cara ad Elsa Morante ed altri illustri personaggi ispirati da Procida. Villani è dell’agro nocerino sarnese, precisamente di Angri, e nel 2019 è stato tra i promotori della candidatura dell’Isola di Procida a Capitale Italiana della Cultura 2022. Un’utopia diventata realtà e nel mezzo la passione per l’Isola. Ci ha creduto fermamente, come in tutte le cose che fa, ed ha vinto insieme alla compagine amministrativa ed alla collaborazione dei concittadini ed ospiti dell’Isola, che come lui amano questo gioiello di storia e colori nel Mediterraneo. Dopo dossier, attese e speranze, arrivò la risposta premiante: “Procida Capitale italiana della Cultura per l’anno 2022”. Una nomina che ha calamitato in poco tempo migliaia di persone, attivato la macchina del turismo dall’Italia e dall’estero, con prenotazioni e richieste per ammirare la Storia, i colori ed i profumi di un’isoletta, salita – d’improvviso – alla ribalta internazionale. Una grande soddisfazione per Giovanni Villani, nato ad Angri il 3 ottobre 1961. Quando ricevette la delega al bilancio, durante la prima consiliatura (2015-2020), le casse procidane piangevano, il comune era sull’orlo del dissesto finanziario, ma lui da commercialista e manager d’azienda, amante dello studio e approfondimento, convinto che i conti debbano sempre tornare e che talvolta “1+1 può fare 3 e non fa sempre 2”, analizzò la situazione, cercando leggi, manovre di Governo e quanto fosse utile per strappare Procida dal suo conclamato fallimento. E così è stato: conti risanati, isola candidata, cultura vinta! La Sua storia inizia ad Angri ed è proseguita con successo sull’Isola di Procida che non Le ha dato i natali ma che oramai lo ha rapito completamente per professione e vita Ho conosciuto Procida nel 1984, venendoci in vacanza. E qua sono rimasto, per scelta! Oggi vivo con la famiglia a Procida, ma ho vissuto ad Angri fino al 1996, dove ci sono mio fratello Ernesto e la mia mamma. Sono il primo di tre fratelli, il secondogenito Vincenzo è, con la Sua famiglia, a Latina. Qual è stato il Suo percorso di studi? Mi fa piacere questa domanda, perché allo studio ho sempre creduto come strumento di miglioramento. Ho conseguito il Diploma di Maturità Scientifica presso il Liceo Scientifico Statale di Angri (con 60/60); mi sono laureato in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” (con 110 e lode) e poi ho conseguito il Master in Administration – Finance – Control (AFC) presso la Business School de” Il Sole 24 Ore” a Roma. Che scelte ha fatto poi? Ho intrapreso la strada della libera professione, facendo il dottore commercialista ed il revisore dei conti a Salerno fino al 1996, allorquando sono entrato a fare parte del Gruppo Telecom a Roma, ricoprendo ruoli di responsabilità manageriale nella Funzione Amministrazione, Finanza e Controllo in varie città italiane. Questa esperienza ha contribuito ad aprirmi la mente. Nel 1997 mi sono sposato con una procidana, Loredana, che avevo conosciuto nel 1984, donna creativa ed indispensabile per la famiglia e per la mia crescita, ed abbiamo “messo su casa” a Procida con i nostri due gemelli, oggi di 24 anni: Alfonso, laureando magistrale alla Bocconi di Milano, e Michele, ufficiale di coperta della Compagna di navigazione Princess Cruisese e studente universitario. E poi è arrivato l’impegno politico! Sull’Isola di Procida ho proseguito l’impegno politico, ossia l’impegno civico, che mi connotava già ad Angri, ove ho frequentato sia l’Azione Cattolica della Chiesa Santissima Annunziata sia l’AGESCI: sono stato un boy scout! Con alcuni giovani procidani, prevalentemente donne (la Società procidana vede la centralità della figura femminile per ragioni storiche, economiche e sociali), abbiamo costituito un movimento civico che, nel 2015, è divenuto un progetto politico con “La Procida che vorrei”. Abbiamo vinto le elezioni amministrative, col giovane e coraggioso Sindaco Raimondo dr. Ambrosino, di 35 anni, dando un’ Amministrazione nuova al Comune di Procida dopo un ventennio della destra! Sono stato eletto consigliere comunale ed ho avuto la delega al “Bilancio ed alle Partecipate”, avviando il processo di risanamento dei conti del Comune di Procida, ereditato con le casse vuote e pieno di debiti e disavanzo! Nel 2020 “La Procida che vorrei” si è riconfermata alla guida del Paese, sempre col Sindaco Ambrosino. Il 19 luglio 2021 sono stato eletto Presidente del Consiglio Comunale di Procida, succedendo al carissimo e compianto amico Antonio avvocato Intartaglia. Il 18 gennaio 2021 Procida è stata nominata “Capitale Italiana della Cultura 2022” come lo spiegherebbe questo risultato sorprendente a chi non è di Procida? Procida ha una storia gloriosa fatta di marineria e tradizioni, cucina, paesaggi ed arte. A Procida abbiamo uno dei più antichi Istituti Nautici d’Italia (nel 2023 compie 190 anni dalla nascita) che ha segnato la storia dell’Isola. Ci sono artisti ispirati da Procida. È stato grazie a ciò, ma soprattutto grazie al lavoro di tutta la compagine amministrativa ed alla fondamentale collaborazione della Comunità locale e della Regione Campania, che è stato possibile “narrare” una visione nuova, identitaria ed organica dell’Isola! Ed oggi Procida è una delle 22 mete, unica in Italia, da visitare nel mondo, secondo il National Geographic. È il fiore all’occhiello della Campania e dell’Italia nel mondo. E lo sarà anche per i prossimi anni. Fino al 31 dicembre 2021 si potrà assistere e seguire un fitto programma con un calendario di eventi, mostre e tanto altro. Ad aprire la scena una suggestiva cerimonia nell’ex Chiesa di Santa Margherita….che rimarrà, per sempre, nei cuori dei procidani! L’anno di Capitale, Italiana della cultura 2022 si è inaugurato a Procida il 9 aprile scorso alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Ministro Dario Franceschini, del Governatore della Campania Vincenzo de Luca, e del Sindaco della Città Metropolitana Gaetano Manfredi: 150 eventi in 330 giorni, 350 artisti provenienti da 45 paesi; legami, nessi e connessioni, collaborazione inclusiva ed eco-sostenibilità, questi i principi cardine del programma di “Procida, Capitale Italiana della Cultura 2022”, insieme ai Campi Flegrei. Peraltro ho già visto molti angresi venire a Procida in questi mesi: grazie, Vi aspettiamo! Durante la fase più acuta della pandemia “covid19”, nel 2020 e nel 2021 l’Isola di Procida è assurta alla ribalta nazionale anche per altro…..”isola covid-free”….. Si,…..l’isola di Procida è stata anche la prima località italiana che si è resa disponibile nel 2020 e 2021 ad una vaccinazione di massa per fronteggiare l’epidemia da covid19: altra scelta coraggiosa voluta con determinazione dall’Amministrazione Comunale e proposta, insieme allìASL, alla Comunità per proteggerla quanto più possibile dal virus. Sa una cosa: abbiamo un Sindaco che ama la Sua Comunità! Su alcuni siti locali legati a Procida ho letto questi apprezzamenti che Le sono stati rivolti: “fa dello studio serio e approfondito e della efficienza e produttività un suo connotato distintivo. Arricchirà il Consiglio Comunale con professionalità e garbo istituzionale, senza far mancare la sua incisiva visione politica”. Come si definirebbe? Apprezzamenti esagerati. E’ sempre la squadra che fa la differenza….comunque mi definirei: sobrio, moderato ironico, responsabile ed affidabile! Un angrese alla guida dell’Isola! Sono profondamente legato ad Angri, cui sono grato; oggi mi identifico con Procida, che mi ha accolto, protetto e dato una prospettiva. La storia continua e guardiamo avanti con fiducia. Come vede Angri o l’Agro nocerino oggi dalla sua prospettiva di buon amministratore? Osservo da lontano un contesto in cammino, dinamico sul piano sociale ed economico Oggi, più che mai, amministrare una comunità è complesso e richiede una dedizione totale, uno spirito di servizio. Occorre quasi essere dei missionari!

An.Vi.