Sport, innovazione e inclusione: le tre parole chiavi di Pessolano - Le Cronache
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Sport, innovazione e inclusione: le tre parole chiavi di Pessolano

Sport, innovazione e inclusione: le tre parole chiavi di Pessolano

Migliorare lo sport, ottimizzare l’innovazione e includere i giovani nel discorso politico. Sono questi i punti principali di Donato Pessolano, ex presidente della Commissione Sport negli ultimi due anni e attuale candidato al consiglio comunale con la lista Oltre, a sostegno della candidata sindaca Elisabetta Barone. Pessolano si definisce prima di tutto un padre, un marito, un buon esempio tra le forze armate, essendo lui stesso un carabiniere. Ci riassuma i punti principali del suo programma politico… “Il mio impegno è finalizzato a migliorare lo sport, ottimizzare l’innovazione e includere i giovani nel discorso politico. Ho già sviluppato proposte e programmi per ogni ambito suddetto. Quotidianamente sono in giro a spiegare quello che si potrà “davvero” fare quando saremo al governo. Anzitutto restituiremo decoro urbano alla città al fine di renderla all’altezza del contesto europeo in cui siamo inseriti; miglioreremo i servizi per i cittadini, riproporremo le politiche sociali e organizzeremo i tributi comunali. Vorremmo collocarci come organo di supporto delle società sportive, permettendo la creazione di spazi nei quartieri e occupandoci anche delle aree di sgambamento per amici a quattro zampe. Anche le Luci d’Artista dovrebbero essere delocalizzate e sistemate in diversi poli nella città, così da creare un circuito turistico costruito su un itinerario ben fissato. Il dilemma delle politiche occupazionali, la proposta della città ecologica, smart e digitale saranno dei grandi temi che non possono scivolare in futili polemiche ma devono essere risolti per il benessere delle famiglie e delle nuove generazioni”. Al termine del percorso, un resoconto personale e professionale della sua esperienza come presidente della Commissione Sport? “Uno dei risultati raggiunti dal team della Commissione Sport alla presenza del dottor Naddeo è il rifacimento della pista di atletica del Campo Vestuti di cui siamo molto fieri”. Quali bersagli sono stati raggiunti? Quali progetti sono ancora in cantiere e necessitano di un tempo prolungato dalla candidatura? “Le proposte sono molteplici. Anzitutto abbiamo richiesto l’istituzione di un forno crematorio che a Salerno non è presente. Inoltre, tra i progetti ho inserito uno Skate Park e stazionamenti di playground per chiunque voglia giocare a basket o a pallavolo. A costo zero si potrebbero tracciare delle piste ciclabili che partono dal Teatro Verdi e finiscono a Piazza Monsignor Grassi. In tal caso richiediamo solo la pittura per delimitare il percorso. Ho già riferito alla dott.ssa Barone che si potrebbe localizzare una pista di running su Via Irno e anche questa senza alcun investimento di denaro ma solo riorganizzando gli spazi. Sebbene le nostre idee siano poco dispendiose e utili a migliorare il benessere dei ragazzi, siamo rimasti inascoltati perché l’amministrazione è tutt’ora fatiscente e poco disposta ad includere dei programmi simili”. Con l’addio alla maggioranza Napoli, come sono cambiati i suoi criteri politici? “Anche se con dispiacere devo dire che sento di aver agito con coraggio e per il bene dei cittadini. La mia duratura esperienza nella maggioranza mi ha dato l’occasione di analizzare il modus operandi dell’amministrazione in carica. I dati dimostrano che problemi sociali e finanziari resistono da anni, la città è in ginocchio per l’assenza di politiche occupazionali e devastata da una condizione igienica ai limiti della sanità. Spero di aver dimostrato ai miei amici e agli elettori che cambiare punto di vista sia sempre meglio che restare incollati in poltrona come delle cariatidi inefficienti e indifferenti. A 46 anni posso ritenermi fiero del mio percorso politico. Gli anni trascorsi nella maggioranza sono stati d’insegnamento. Tra i consiglieri resto ancora oggi il solo a tenere aperto il comitato elettorale anche quando non siamo in periodo di elezioni. Il rapporto di intimità che sono riuscito a creare in questi anni con le persone, restituisce un significato alle mie decisioni politiche”. Perché Elisabetta Barone risulta essere un’alternativa valida rispetto all’amministrazione di Napoli? “Elisabetta Barone e io condividiamo una passione in comune verso le persone. I cittadini desiderano concretezza, ascolto e attualmente non sono più disposti a scommettere il proprio voto sulle promesse. Insieme desideriamo collaudare una classe dirigente che venga rappresentata al meglio nel tessuto cittadino. La decisione di appoggiare Elisabetta Barone, dunque, nasce da un’identificazione e dalla volontà di cambiare le cose una volta per tutte. Entrambe sogniamo una città dove le opportunità siano per tutti e non solo per pochi. Chi vuole difendere la città di Salerno, specie coloro i quali sono nati qui e vivono qui da diverse generazioni non può starsene a braccia conserte al cospetto dello scempio compiuto negli ultimi trent’anni”. In caso di ballottaggio come deciderà di comportarsi? “Ho un buon presentimento, ma soprattutto ho fiducia nei nostri elettori”. Andrea Orza