Spaccio nella Piana, arrivano le prime condanne del Gup - Le Cronache
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Spaccio nella Piana, arrivano le prime condanne del Gup

Spaccio nella Piana, arrivano le prime condanne del Gup

di Pina Ferro

Fiumi di droga che arrivavano nella Piana e non solo grazie ad un’alleanza stipulata in carcere tra i Del Giorno e i Giorgi, famiglia della ‘ndrina calabrese. Arrivano le prime condanne. Al termine del rito abbreviato e della camera di consiglio, il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Salerno, Romaniello, ha condannato a: 3 anni, 2 mesi e 10 giorni Massimo Cerrone, 48 anni, alias “O’ Bersagliero” o “collo storto”; 5 anni e 10 mesi e 12 giorni Luigi Del Giorno 43 anni, alias “Gigino Muschill”; 4 anni 6 mesi e 20 giorni Angelo Fezza, 41 anni; 8 mesi e 2000 euro di multa Daniele Fimiano, 37 anni, alias “Zerone” ; 1 anno ed una multa di 4000 euro Francesco Giorgi, 20 anni, alias “Ciccio”; 3 anni, 2 mesi e 10 giorni Pasquale Moccaldi; 10 mesi Aldo Pastore. Hanno patteggiato la pena a: 3 anni Massimo Di Cosmo, 49 anni, alias “Faccia bruciata” o “Carella” ; 3 anni Gianmaria Fezza, 36 anni; 1 snno e 3 mesi Maurizio Ciancio 37 anni, alias “Ciancitiello”; 3 anni Nancy Liliano 26 anni; 4 anni e 8 mesi Raffaele Liliano 28 anni (figlio di Isabella Del Giorno), 4 anni e 8 mesi Isabella del Giorno; 4 anni e 8 mesi Gerarda del Giorno, (gemella di Isabella) 50 anni; 4 anni e 8 mesi Giuseppe Moccaldi, 52 anni (marito di Gerarda Del Giorno); 6 mesi Adriano Pisaniello. Assolto Remigio Vitale. A giudizio, quindi affronteranno il dibattimento gli altri indagati tra cui: Moccaldi Pasquale, 55 anni; Bruno Giorgi, 52 anni, alias “il compare”. A suggellare l’alleanza erano stati Luigi del Giorno di Campagna e Bruno Giorgi dell’omonimo clan della Ndrangheta calabrese. All’improvviso poi quell’asse si è interrotto bruscamente a causa del mancato pagamento delle forniture settimanali di stupefacente. I Del Giorno avevano accumulato un debito pari a 30mila euro. Sarebbero stati quattro i viaggi dalla Calabria a Salerno per trasportare la droga la quale veniva occultata nell’abitacolo delle auto. In alcuni casi, è per destare meno sospetti, gli indagati effettuavano i tra- sporti facendo la staffetta con le vetture. Il blitz delle forze dell’ordine pose definitivamente la parola fine al traffico di stupefacenti.