Smooth jazz a Scario con i White Melody - Le Cronache
Spettacolo e Cultura

Smooth jazz a Scario con i White Melody

Smooth jazz a Scario con i White Melody

Sabato 6 agosto appuntamento sulle terrazze a mare dell’ Albilù con il trio composto dal sassofonista Antonio Florio, la tromba di Vincenzo e special guest la voce di Heliana

Di Olga Chieffi

E’ fissato per sabato 6 agosto, intorno alle 21,30 il live set, con i White Melody e il sassofono di Antonio Florio, che aprirà alla musica l’incantevole terrazza sul mare del lido Albilù, sito all’inizio del quartiere Sant’Anna di Scario, i cui ospiti saranno intrattenuti dal duo White Melody, composto dalla brillante vocalist Heliana Toriello, in coppia con il cugino Vincenzo Toriello, eccellente trombettista. La giovanissima Heliana, che ha scelto di risiedere a Milano per tentare la carriera da vocalist, sarà la special guest della serata, con la sua forza espressiva – non perdendo l’oggettività – la “leonessa” ritorna sulla costiera cilentana, dopo aver ultimato il suo secondo progetto in studio, rinnovato nelle sonorità cui ci abituato nel tempo, un percorso in cui la Toriello non si accontenta di ripetersi all’infinito né concepisce l’arrangiamento come un semplice momento di ginnastica e sfoggio vocale, ma come un’occasione per sposare la propria voce al sentimento e alla musicalità del pezzo, pur cercando, com’è ovvio che sia, di utilizzare ed esplorare di volta in volta tutte le possibilità del proprio strumento, senza però essere schiava del virtuosismo, attraverso spunti impetuosi e pregni di quell’ urgenza di veicolare il messaggio e l’emozione del pezzo, con trovate virtuosistiche che rispettano, seguono e sottolineano sempre lo sviluppo del brano e la sua musicalità, piuttosto che straziarlo e ridurlo a mero pretesto. Il sassofonista Antonio Florio, sax tenore d’elezione dell’indimenticato Luciano Fineschi e di Raffaella Carrà, un suono assoluto il suo, che non si limita al sassofono, ma diventa modello per ogni strumento a fiato, per la sua eguaglianza e al contempo, la sua flessibilità, la sua possibilità di cambiar pelle, le infinite sfumature timbriche e d’attacco, la profondità nel colore, l’emozione, giungendo sino al volto leggero, scanzonato, ironico, caratterizzato dal suo storico slap, che sa quasi di bacio, lanciato ad una ragazza da night, luogo da cui questo strumento ha iniziato la sua inarrestabile ascesa. Il M° Antonio Florio, ci accompagnerà in una piccola storia della musica da night, partendo dal celeberrimo Cotton Club, il regno di Duke Ellington, dell’era d’oro delle grandi Big band, Basie, Goodman, Artie Shaw, passando, poi, per la rivoluzione della bossa-nova di Jobim e Stan Getz, che ci farà ritornare a quella saudade con swing dagli agili ritmi latini, che dette vita a quel raffinatissimo modo di sambare con “Garota de Ipanema” e “Sabor a mi” sino a “Brasilia”, passando per il cool di Phil Woods, una puntata a Cuba musica che racconta della vita, che celebra il ritmo del corpo, musica strutturata per raccogliere energia, per comunicarla, “dividerla” e restituirla collettiva attraverso la danza, la sveglia dei Jazz Messenger di Art Blakey, prima di sbarcare in Italia per incontrare le incontrastate stelle dei locali notturni, da Mina, a Buongusto, dalla Bussola alla Capannina, sino a Ugo Calise e Peppino di Capri, in compagnia di Heliana e Vincenzo Toriello, per rinverdire i fasti del famoso Rangio Fellone, con i ballabili degli anni Cinquanta, che strizzavano l’occhio allo swing, tra tempi di beguine e moderati slow, dolci melodie e parole sussurrate nel nostro musicale dialetto, adatte al ballo guancia a guancia, in una notte di luna, tra i profumi della nostra incantevole estate mediterranea.