- Confindustria Salerno: Prete,ho vissuto anni ricchi di sfidePubblicato 2 giorni fa
- Troppi contagi al Virtuoso, il sindaco Napoli sospende le attività didattiche in presenzaPubblicato 3 giorni fa
- Traffico di stupefacenti, blitz all’alba. Arrestate 47 personePubblicato 3 giorni fa
- Lutto nel mondo del calcio, è morto Lamberto Leonardi. Allenò la Salernitana di TroisiPubblicato 4 giorni fa
- Gruppo Gallozzi si espande a Nord, Gf Logistic apre a ParmaPubblicato 4 giorni fa
- Artigianfi Consorzio Artigiano di Garanzia Fidi: inammissibile l’atto di citazionePubblicato 6 giorni fa
- Tamponi salivari dal1 marzo ai centri VerrengiaPubblicato 6 giorni fa
- Dziczek dimesso dal Mazzoni di Ascoli. Ora a Roma per accertamentiPubblicato 7 giorni fa
- Ad Ascoli la prima vittoria nel girone di ritorno, ma quanta paura per DziczekPubblicato 1 settimana fa
- L’errore fatale di CutoloPubblicato 1 settimana fa
Sita Sud, la Regione detta la linea alle Province: «Fate quello che diciamo noi»
La Regione detta la linea alle Province per la questione Sita sud. La procedura di mobilità rinviata al periodo dopo Pasqua. Non è emerso nulla di definitivo dalla riunione tenutasi nella serata di ieri nelle stanze del Consiglio regionale della Campania per affrontare la complicata questione della Sita. In base a quello che il direttore di Sita sud Campania, Simone Spinosa, ha definito un “verbalino”, gli enti locali si dovranno allineare alle disposizioni regionali per quel che riguarda l’applicazione delle lettere d’obbligo di servizio alla ditta di trasporto. Fino ad oggi, in sostanza, la Regione Campania è stata, con il provvedimento dello scorso 12 febbraio, l’unica a rispettare quanto stabilito nel corso dell’incontro dello scorso 7 febbraio quando si optò per il ricorso al regolamento 1370 del 2007 dell’Unione Europea che prevede l’imposizione dell’obbligo di servizio. Nel corso dell’incontro di ieri, al quale hanno partecipato gli assessori regionali Sergio Vetrella e Severino Nappi, l’amministratore delegato di Sita, Giuseppe Francesco Vinella, il direttore regionale di Sita, Simone Spinosa, l’assessore provinciale Michele Cuozzo e i due colleghi delle Province di Napoli ed Avellino, la Regione Campania ha chiesto ai rappresentanti delle tre amministrazioni provinciali (che nel corso di questo periodo hanno prodotto atti che sono quanto di più lontano possa esserci da una lettera d’obbligo di servizio) di uniformarsi al provvedimento regionale, onde evitare criteri disparati nell’applicazione dell’obbligo di servizio. Il tutto sarà deciso, si auspica, nel corso della nuova riunione tra l’assessore regionale Sergio Vetrella, gli esponenti delle amministrazioni provinciali di Salerno, Napoli e Avellino e la ditta, convocata per la giornata di mercoledì. Il verbale di riunione è stato firmato, oltre che dall’azienda, dall’assessore provinciale di Salerno, Michele Cuozzo, al suo battesimo di fuoco a due giorni dalla nomina, dall’assessore regionale al lavoro, Nappi (non da Vetrella che ha dovuto abbandonare la seduta prima della sua conclusione) e dalle organizzazioni sindacali. Non dagli esponenti napoletano ed avellinese, segnale che di questa uniformazione non sono convinti.
Intanto sarà monitorata la situazione economica di Sita sud per verificare la rispondenza alle criticità più volte sottolineate dall’azienda che lo scorso anno si è ritrovata con nove milioni di euro di buco a causa delle carenze in termini di corrispettivo rispetto ai servizi svolti. La commissione di controllo prenderà in esame il bilancio consuntivo e presentivo della Sita e vaglierà ogni singola commessa a scaglioni di venti giorni.
«Abbiamo fatto un verbalino – ha dichiarato il direttore Simone Spinosa – nel quale Vetrella si è impegnato a convocare le Province per mercoledì, con l’obiettivo di far uniformare tutti gli obblighi di servizio sul modello della Regione (a decorrenza primo febbraio, ma l’azienda preferirebbe la decorrenza dal primo gennaio di quest’anno, ndr). La procedura di mobilità è per ora rinviata a dopo Pasqua, ma se la riunone di mercoledì non sarà definitiva, noi ce ne andiamo».
23 marzo 2013