Sicurezza, gli esercenti di Torrione lavorano nella paura - Le Cronache
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Sicurezza, gli esercenti di Torrione lavorano nella paura

Hanno paura. I commercianti della zona orientale di Salerno non dormono certo sonni tranquilli. Da qualche tempo, nella parte est della città, sia le attività commerciali che le abitazioni sono diventate preda di malviventi. “Paura negli orari di chiusura, soprattutto la sera”, ha dichiarato il vietrese Roberto Leo, collaboratore del “Sali e Tabacchi” sito in via Cosimo Vestuti, il quale ha ricordato di “aver subito una rapina armata nel mese di settembre, ad opera di due malviventi a volto coperto, verso le venti, in un giorno di giocate al lotto e poco prima del passaggio di una pattuglia della polizia. Furti e rapine sono all’ordine del giorno. Venerdì sera, infatti, mentre rientrava a casa, è stata aggredita una signora, alla quale, in due, hanno sottratto una catenina”. “Vigilanza costante e poliziotti di quartiere attivi”, queste le richieste di Giuseppe Stanzione, tabaccaio di via Torrione, vittima di furto cinque anni fa, che, in più, ha dichiarato di “aver dovuto riparare il suo distributore tre volte, perché preso di mira da delinquenti che, durante un capodanno lo hanno fatto esplodere ed in un’altra occasione, forzato. Avverto paura durante gli orari di chiusura, infatti, non lascio mia moglie sola. La zona pullula di delinquenza, dai furti in appartamenti alle rapine; ultimamente notiamo movimenti strani e persone mai viste, ferme in strada a fissare abitazioni.” In via Abella salernitana, invece, Paolo Giudice, collaboratore del fiorista “Gaetano”, ha affermato di “soffrire la scarsa illuminazione – quella presente risalirebbe agli anni sessanta – e di avvertire timore dalle diciannove in poi, allorché nemmeno una vecchietta potrebbe scendere per strada sola ad acquistare del latte e, pertanto, scegliamo di lavorare a porte chiuse. Cinque anni fa siamo stati vittime di una rapina, infrasettimanale e non esponemmo denuncia”. A porre l’accento sulla presenza di zingari, insistenti al punto tale da “costringere a chiamare i carabinieri per allontanarli”, è stata Annalisa Avella, titolare del panificio “Napoletano”, che ha dichiarato di “aver trovato spesso la saracinesca chiusa, benché lasciata aperta e di aver dovuto ripararla per ben due volte. Avverto paura soprattutto dopo le venti e cerco sempre di chiudere l’attività contemporaneamente agli altri negozi. Purtroppo la poca sicurezza limita la produzione, il quartiere la sera è deserto per cui, pur volendo, non potrei proseguire con la preparazione di pizzette e calzoni”. Infine, novello, nella zona adiacente alla farmacia “Grimaldi”, il Sisal Machpoint, “Magika”, per il quale, Antonio La Rocca, titolare, ha dichiarato di “essere preoccupato per la presenza di due banche accanto al suo locale e di avvertire timore di sera, intorno alle ventuno, nel recuperare la sua auto al parcheggio”. Allarme sicurezza, quindi, per gli abitanti della zona orientale e, fortunatamente, la necessità collettiva di denunciare attendendo interventi seri e imminenti da parte dell’amministrazione comunale.

 

11 marzo 2013