«Siamo l’unica vera opposizione, ora dobbiamo liberare la Campania» - Le Cronache
Politica Campania

«Siamo l’unica vera opposizione, ora dobbiamo liberare la Campania»

«Siamo l’unica vera opposizione, ora dobbiamo liberare la Campania»

di Erika Noschese

«Corriamo per vincere, non prevedo altri scenari». Valeria Ciarambino, candidata al consiglio regionale della Campania non ha dubbi: il Movimento 5 Stelle è l’unico partito che potrebbe «liberare questa terra dalle paludi del clientelismo e farla decollare sfruttando le sue potenzialità». La Ciarambino è stata eletta candidata governatrice dai militanti e attivisti 5 Stelle attraverso la piattaforma Rousseau e in questi giorni è impegnata in una serie di incontri per ascoltare le istanze dei cittadini e degli esponenti appartenenti ai settori più colpiti dall’emergenza Covid. Onorevole, il Movimento 5 Stelle prova a conquistare Palazzo Santa Lucia. Nei giorni scorsi la presentazione dei candidati… «Stiamo presentando le nostre liste in tutte le province della Campania e sabato prossimo saremo anche a Salerno. Assieme a ciascuno dei nostri candidati al Consiglio regionale intendiamo confrontarci direttamente con i cittadini di ogni singolo collegio, a cui illustreremo le nostre proposte per la Campania ma anche le soluzioni che abbiamo individuato per superare, una volta per tutte, criticità con le quali sono costretti a convivere nei loro territori. Abbiamo un programma che non è fatto di chiacchiere e slogan, come quello di chi governa oggi la Campania e di chi lo ha preceduto, ma di proposte concrete e realizzabili. E, come stiamo già facendo in queste settimane, vogliamo condividerlo con i cittadini, con tutte le categorie e con ogni singolo comparto produttivo per perfezionarlo e renderlo concretamente rispondente alle esigenze». Sanità, lavoro, emergenza abitativa sono alcuni punti del programma elettorale presentato nei giorni scorsi. Quali dovranno essere secondo lei le priorità? «Puntiamo a una rivoluzione vera del mondo del lavoro, a cominciare da una ristrutturazione dei centri per l’impiego, che non è ancora neppure iniziata nonostante i fondi stanziati dal nostro governo, e a una formazione dei nostri giovani mirata direttamente nelle imprese. Vogliamo che la Campania diventi la regione più green d’Europa e anche in questa direzione orienteremo la formazione, viste le grandi opportunità di lavoro in questo settore. Affronteremo l’emergenza abitativa, tema completamente scomparso dall’agenda politica della Campania. Abbiamo 1.200 fabbricati nel patrimonio regionale per gran parte inutilizzati, in aggiunta ai 70mila alloggi popolari, e stimiamo che in cinque anni potremo dare almeno diecimila unità abitative in più alle famiglie in difficoltà della Campania. Sulla sanità abbiamo una priorità, che è l’abbattimento dei tempi delle liste d’attesa. Oggi per una prestazione nel pubblico si rischia di aspettare fino a due anni, mentre se paghi migliaia di euro ti operano il giorno successivo. Noi intendiamo bloccare le prestazioni in intramoenia ogni volta che i tempi di attesa superano gli standard previsti. Metteremo le liste d’attesa tra i primi obiettivi da raggiungere per i direttori generali: per chi non li raggiunge nessuna premialità». La sanità è sempre stato un tema molto attenzionato da lei. Nei giorni scorsi la presentazione della riorganizzazione del presidio ospedaliero di Agropoli… «Durante i 5 anni alla presidenza della Regione e ben due da commissario per il piano di rientro in sanità, De Luca ha annunciato a più riprese il ripristino dell’ospedale di Agropoli, senza mai darvi seguito. Oggi, nonostante siano state investire risorse del Governo pari a un milione e mezzo, ci troviamo al cospetto di una vera e propria farsa. Quello riconsegnato ai cittadini è un presidio fantasma. Non c’è personale a sufficienza, manca la figura di cardiologo, in rianimazione operano infermieri a contratto semestrale, mentre i rianimatori sono arruolati dagli ospedali di Vallo della Lucania e Roccadaspide in convenzione e pagati 60 euro l’ora. La maggior parte delle specialità sono ferme perché non arrivano ambulanze e la week surgery e la chirurgia sono totalmente ferme. Più che un’inaugurazione, quella dell’ospedale di Agropoli è un’autentica farsa». E se dovesse essere riconfermata all’opposizione? «Corriamo per vincere e liberare questa terra e i nostri cittadini dalle paludi del clientelismo e farla decollare sfruttando le sue straordinarie potenzialità. Non prevedo altri scenari. Con il Movimento 5 Stelle al governo della Campania, la meritocrazia prenderà finalmente il posto della quota politica e i nostri giovani non dovranno più essere costretti a emigrare per inseguire un’opportunità occupazionale». Ad oggi, si parla di possibili accordi con altre forze politiche. Il M5S correrà ancora da solo? «Nei mesi scorsi, prima di questa terribile emergenza sanitaria, lanciammo un appello alle forze politiche sane, al mondo dell’associazionismo e dei movimenti civici, per supportare il nostro progetto per la Campania. Lo scenario è cambiato e oggi lavoriamo per offrire ai cittadini un’alternativa a chi ha già governato e fallito. Chi vuole sostenerci può farlo appoggiando il nostro progetto e la nostra lista, l’unica che non ha al suo interno candidati impresentabili». Il centro sinistra con De Luca o il centro destra con Caldoro, chi la preoccupa di più? «Non posso temere la competizione con nessuno di questi due personaggi che amo definire i “Vanna Marchi” della politica. A entrambi i cittadini della Campania hanno dato l’opportunità di governare questa terra ed entrambi hanno contribuito a precipitarci agli ultimi posti di tutte le classifiche europee. Eppure continuano a promettere miracoli. Dalla sanità all’ambiente, passando per i trasporti e per le politiche del lavoro, il disastro avviato da Caldoro è stato perfezionato da De Luca. Sono due facce della stessa medaglia, come hanno dimostrato in più di un’occasione in Consiglio regionale e come dimostra il continuo andirivieni di candidati dall’una all’altra coalizione». I sondaggi parlano di una riconferma del presidente uscente. Pensa possa avere gioco facile? «Se dovessimo guardare i sondaggi, dovremmo partire dal dato secondo il quale il Movimento 5 Stelle si conferma come prima forza politica in Campania. Oggi però il nostro unico interesse è lavorare a testa bassa e con umiltà, senza mai badare a cifre o a percentuali, ma solo all’interesse dei cittadini». Patto liste pulite, il suo appello sembra non essere stato accolto né dal centro sinistra né dal centro destra… «Fa sorridere l’affermazione di Caldoro, che da un lato critica il nostro “patto”, rilanciandone uno con regole scritte di suo pugno ma di cui al momento non c’è traccia, e dall’altro ipotizza di candidare come capolista un pluricondannato col record di procedimenti prescritti ed una serie di indagini in corso. Difficile immaginare che lo stesso patto possa sottoscriverlo De Luca con le sue 18 liste capeggiate dai protagonisti di Tangentopoli per non parlare degli impresentabili che sta arruolando dal centrodestra». Il ministro Costa, nei giorni scorsi, si è schierato ancora una volta al fianco dei cittadini per le Fonderie Pisano. Se dovesse essere eletta presidente come intende intervenire? «Il ministro Costa da sempre sostiene le battaglie dei comitati contro le Fonderie Pisano e in occasione della presentazione della nostra lista a Napoli ha ribadito che il ministero si è costituito parte civile nel processo contro le Fonderie, sottolineando, giustamente, che la Regione Campania non ha fatto nulla. Riteniamo da sempre indispensabile elaborare con le comunità locali, con gli amministratori comunali e con l’azienda la migliore soluzione per la delocalizzazione il sito. Nessuno ha intenzione di compromettere il futuro dell’attività e soprattutto dei lavoratori e delle loro famiglie, ma le strategie di sostenibilità cui dobbiamo ispirare le nostre politiche di sviluppo ci impongono di riportare la tutela dell’ambiente e della salute pubblica al centro di scelte che riguardano gli assetti industriali dei nostri territori. Non ci si può trovare divisi tra la scelta di tutelare il diritto alla salute o quello al lavoro: sono diritti che vanno salvaguardati entrambi». Perché gli elettori dovrebbero scegliere il Movimento 5 Stelle? «Perché in questi 5 anni abbiamo dimostrato, con i fatti e lavorato sodo, che siamo l’unica vera forza politica al servizio dei cittadini e del bene comune. Cinque anni nei quali siamo stati l’unica vera opposizione. Anni in cui abbiamo intessuto relazioni con i tanti ambiti di questa terra, portando dentro le istituzioni i loro bisogni e le loro richieste. Oggi il nostro programma è frutto di un confronto costante con le categorie e risponde a esigenze reali. Chi si contrappone a noi la sua opportunità l’ha già avuta ed ha già fallito. Noi siamo gli unici oggi a proporre soluzioni concrete per abbattere un tasso di disoccupazione tra i più alti in Europa, gli unici a batterci per il sacrosanto diritto alla salute e a un’assistenza adeguata e per restituire alla nostra gente un ambiente bonificato da veleni interrati per decenni sotto gli occhi di una politica che si girava dall’altra parte».