Non sembra esserci nulla di nuovo per l’amministrazione Servalli bis che sembra confermare anche la formazione assessoriale della passata legislatura. La neo amministrazione comunale è già stata travolta da un primo polverone di carattere giudiziario con l’interdizione dai pubblici uffici di Francesco Sorrentino, il funzionario del Comune di Cava de’ Tirreni implicato nella vicenda Cariello. Sarà Nunzio Senatore a ricoprire l’incarico di vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Manutenzione, Ambiente e Verde Pubblico; Annetta Altobello, assessore alle Politiche Sociali e Beni Comuni; Giovanni Del Vecchio, assessore alle Attività Produttive; Antonella Garofalo, assessore alla Polizia Locale, Trasporti e Viabilità; Lorena Iuliano, assessore all’istruzione e Patrimonio; Armando Lamberti, assessore alla Cultura, Turismo, Progetti e Fondi Europei, Rapporti con l’Università, Politiche per la tutela della salute, Contenzioso. Al momento, restano vuote due caselle, le deleghe per il Bilancio e per l’Urbanistica: in quest’ultima carica, aveva ben operato la Minieri, messa in un cantuccio per aver dato seguito al tanto decantato Puc, quale unico e solo obiettivo del suo mandato. Strano che proprio in concomitanza dell’interdizione del già citato Sorrentino, non venga riconfermato alla gestione delle risorse economiche di Palazzo di città, quell’Adolfo Salsano, da anni, non solo negli ultimi cinque, assessore al Bilancio anche nella gestione Gravagnuolo, lui che, oltre ad essere un fedelissimo del governatore De Luca, è un dipendente da circa trenta anni negli Uffici di ragioneria del comune di Salerno. L’arcano si è svelato non appena è stata divulgata la notizia della formazione di un gruppo (Salsano, Avagliano e Mandara) che lascia la lista nella quale erano stati eletti, “Insieme per Servalli Sindaco”, per formare il gruppo “Città in Comune”, rendendo un servigio al neo sindaco, che non dovrà più scorrere la lista in cui erano candidati, determinando in tal modo ostracismo per il primo non eletto, Germano Baldi, che secondo alcuni sarebbe potuto essere una mina vagante nel corso della gestione amministrativa. Nello stesso tempo altro consigliere, che pure ambiva a ricoprire la carica di presidente del consiglio, Antonio Barbuti, è rimasto a bocca asciutta, risultato il più votato, nella lista “Unione Popolare”, passato dalle fila di Forza Italia a sostenere d’emblée Servalli. La nomina di Del Vecchio ad assessore porterebbe ad entrare nell’ambito del consesso comunale, il primo non eletto, Massimiliano Di Matteo, che ha già dichiarato di rinunciare, e non per spirito di sacrificio ma perché il suo passaggio a consigliere sarebbe andato in conflitto con l’incarico di consulenza che ha in essere con l’Ausino. Toccherebbe sedersi in Consiglio, a Pasquale Santoriello, dai trascorsi nello schieramento di destra, con Alleanza Nazionale ed ancor prima nel Movimento Sociale. Poche parole da parte di Servalli sulla questione Sorrentino, affidandosi alle decisioni della Magistratura, ma, al momento non è il solo ostacolo che si frappone per iniziare al meglio la legislatura, in quanto anche la posizione di altro funzionario, Valio, in contrasto con il primo cittadino per essere stato rimosso da Comandante della Polizia Urbana, sembra creare grattacapi, mentre, come fulmine a ciel sereno rimane la paventata chiusura del reparto di rianimazione presso l’Ospedale di Cava de’ Tirreni. “Ripartiamo con ancora più forza e determinazione, se possibile, per questi ulteriori cinque anni – afferma il Sindaco Servalli – nel segno della continuità così come ci hanno chiesto i cittadini cavesi, per portare al termine tutti i progetti in cantiere e realizzarne altri, ai quali stiamo già lavorando, per continuare nell’opera di crescita e di sviluppo della nostra città”.
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