Servalli: “Con le casse a secco abbiamo poco da programmare” - Le Cronache
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Servalli: “Con le casse a secco abbiamo poco da programmare”

Servalli: “Con le casse a secco abbiamo poco da programmare”

Cava de’ Tirreni paga gli effetti della pandemia come centinaia di altri comuni italiani. Approvato in giunta il rendiconto di gestione da “lacrime e sangue”, la difficoltà ora è nel delineare il bilancio di previsione. Il sindaco Enzo Servalli e la sua giunta stanno cercando di trovare la quadra ad una “coperta” che è diventata ancora più corta. «Tra i tagli dei fondi del governo centrale e la drastica riduzione delle entrate derivanti dalle imposte locali per le conseguenze del Covid ci ritroviamo a fare i conti con la necessità di dover assicurare i servizi essenziali e non solo – sostiene Servalli – ed in tutto questo abbiamo cercato di stare vicino a quelle categorie come i commercianti e gli artigiani che la pandemia ha messo in ginocchio. Abbiamo almeno cercato di sollevarli dal pagamento dell’occupazione di suolo pubblico ma la questione è ampiamente più diffusa, da nord a sud. Però questo crea disavanzo nei conti». Per il bilancio di previsione viene in aiuto la proroga concessa fino al 15 settembre ma per Servalli serve a poco: «Con le casse a secco puoi programmare ben poco, speriamo che il governo se ne renda conto. Un aiuto? Sicuramente il piano nazionale di resilienza e rilancio può essere un’ottima occasione ma le amministrazioni locali dovrebbero essere maggiormente coinvolte. D’altronde sono quelle più vicine ai bisogni delle persone e quelli più capaci di trovare le soluzioni disegnate appositamente per le esigenze dei territori». Sul Covid: «Siamo soddisfatti di come sta procedendo la campagna vaccinale e della collaborazione di tutti i cittadini cavesi. Oggi abbiamo una discreta copertura. Sono però un po’ preoccupato di questa variante Delta. Fino a poco tempo fa Cava de’ Tirreni era in procinto di diventare Covid-Free, poi però di nuovo il ritorno dei casi positivi. Non sono tanti ma quanto basta a tenere sempre alta la guardia ed invitare i cavesi a rispettare sempre tutte le precauzioni». La città metelliana guarda con interesse al suo piano di sviluppo delle opere. A settembre potrebbe essere finalmente la volta di un doppio taglio del nastro: «Potremmo finalmente procedere all’apertura del nuovo parcheggio interrato del trincerone, con duecento posti auto in più siamo in grado di dare una ulteriore risposta alla fame di parcheggio che ha la nostra città. Non sarà l’unica opera che mi sta a cuore: potremo finalmente consegnare la nuova scuola a Passiano. Stiamo lavorando per una città più sostenibile e di questo ringrazio non solo i miei collaboratori ma anche coloro che sono negli uffici e che hanno lavorato e lavorano bene». Sul tricerone Servalli aggiunge: «Con il parcheggio non si esaurisce il nostro intervento sull’infrastruttura perché siamo in dirittura d’arrivo per lanciare il bando per la progettazione del prolungamento che consentirà al traffico veicolare proveniente dall’ex statale 18 di superare la stazione ferroviaria. Contiamo entro otto mesi, massimo un anno, di completare l’iter, poi si passerà all’esecuzione della nuova opera da trentacinque/quaranta milioni di euro per la quale abbiamo già l’impegno della Regione Campania nella persona del presidente Vincenzo De Luca». Per il primo cittadino il rilancio di Cava de’ Tirreni passa anche attraverso l’incremento del turismo e la realizzazione di un intervento di riqualificazione del Parco Diecimare, già destinatario di finanziamento: «La nostra città deve puntare ancora di più sull’accoglienza turistica sostenibile ed ambientalista. D’altronde abbiamo i sentieri più belli, non a caso il Sentiero degli Dei che si snoda poi in costiera amalfitana parte proprio dalla Badia. Con il rilancio del Parco Diecimare si vuole dare nuove opportunità di sviluppo sostenibile, economico, turistico, enogastronomico e consentire anche a chi è portatore di disabilità di vivere al meglio la natura. Cava ha le carte in regola per affermarsi ed avere uno dei parchi più inclusivi d’Italia».