Sede provinciale dei carabinieri intitolata a Pezzuti e Arena: “Esempio di eroismo” - Le Cronache
Cronaca

Sede provinciale dei carabinieri intitolata a Pezzuti e Arena: “Esempio di eroismo”

Sede provinciale dei carabinieri intitolata a Pezzuti e Arena: “Esempio di eroismo”

Nel corso di una cerimonia solenne ha avuto luogo l’intitolazione della sede Provinciale dei Carabinieri di Salerno alle due vittime al dovere –Medaglie D’Oro al Valore- Claudio Pezzuti e Fortunato Arena. Alla manifestazione invitato il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di Corpo d’Armata Leonardo Gallitelli, con le autorità militari, religiose e civili. Un evento importante al quale hanno partecipato anche l’arcivescovo di Salerno, Luigi Moretti e l’ex primo cittadino Vincenzo De Luca.Presenti anche il comandante interregionale “Ogaden” Mottola, il comandante della legione Carabinieri Campania Gianfranco Cavallo e il colonnello Piermarini. I due giovani carabinieri (22 e 29 anni) persero la vita il 12 febbraio del 1992, durante un normalissimo pattugliamento -in Piazza Garibaldi a Pontecagnano Faiano, colpiti a morte da due malviventi latitanti che successivamente vennero catturati e condannati all’ergastolo. Momenti particolarmente toccanti, legati al ricordo ancora vivo degli eventi, che hanno portato poi alla scoperta delle targhe da parte delle giovani vedove e congiunti, alla deposizione di una corona d’alloro e alla successiva benedizione da parte dell’ arcivescovo Moretti. “Pezzuto ed Arena hanno servito lo stato con dovere, sacrificando la loro vita indicando così a tutti una delle vie da seguire: il sacrificio. Un esempio di grande eroismo che deve farci riflettere sul nostro compito all’interno della società. Perseguire il bene comune, mettersi al servizio degli altri ed essere vicini nel bisogno” –questi i compiti di un carabiniere definiti dal generale Gallitelli che ha ampliato il suo discorso a tematiche di interesse comunitario: “La pacifica convivenza, la coesione sociale sono valori che si perdono appena sembrano essere stati conquistati. Il nostro dovere è quindi quello di riconquistarli e assumere sempre un atteggiamento di umiltà. Questo è il credo nel quale ciascuno di noi deve necessariamente riconoscersi”. Un momento di riflessione insomma sollecitato da Gallitelli per rinnovare la vera funzione dei corpi armati: difendere la libertà e la sicurezza dei cittadini. Una testimonianza concreta, di azione oltre che di parole, che deve fondarsi sulla solidarietà. Nel pomeriggio, alle 15.00, presso la chiesa di San Benedetto –a Pontecagnano Faiano, si è tenuta la messa in memoria dei due caduti. Maria Rainone