“Se non riaprono il ponte entro sabato sarò costretto a chiudere” - Le Cronache
Ultimora Provincia Pontecagnano

“Se non riaprono il ponte entro sabato sarò costretto a chiudere”

“Se non riaprono il ponte entro sabato sarò costretto a chiudere”

di Monica De Santis

E’ stanco e si sente preso in giro Bruno Fortunato, titolare di un bar tabacchi e distributore di benzina nei pressi del ponte Asa, che dopo tre anni di lavori e di strada prima percorribile su di un’unica direzione ora invece completamente chiusa, doveva essere riaperto lo scorso giovedì ed invece la tanto attesa inaugurazione è stata rinviata senza dare nessuna spiegazione e senza, cosa ancora più grave comunicare una nuova data per la riapertura del tratto stradale della s.p. 175. E’ stanco Bruno Fortunato perchè “tra i danni provocati dalle chiusure per il Covid ed i lavori al ponte, io non riesco più andare avanti. Se non viene riaperto entro sabato sarò costretto a chiudere la mia attività. E questo non credo sia giusto”. Bruno non ci sta e annuncia proteste… “Se non sarà riaperto entro sabato sono pronto a bloccare tutto. E non sarò solo perchè ho avuto il sostegno anche di altri colleghi”. E si perchè al fianco di Bruno si sono schierati anche i componenti dell’associazione Aisp di Salerno, che attraverso il loro vice presidente Donato Giudice, fanno sapere che sono pronti a sostenere il collega andando a Pontecagnano a manifestare con lui. “Quello che non capisco è come mai l’Ente Provincia che ha svolto tutte le prove di carico sul ponte, dopo aver annunciato la riapertura, ha poi deciso, senza dare una spiegazione che questa doveva essere rinviata. O meglio da giovedì che doveva essere inaugurata, ci hanno detto che il tutto sarebbe slittato a domenica perchè era in programma una processione da Magazzeno e quindi era preferibile rinviare. Però domenica è passata ed il ponte che collega la zona industriale di Salerno con la litoranea è ancora chiuso. Qualcuno mi ha fatto sapere che il rinvio era dovuto alla mancanza di un documento, ma non ci credo, perchè altrimenti avrebbero dato una data certa, ed invece non è stato così”. Bruno Fortunato, che nel frattempo si vede perdere tutti gli incassi, visto che le macchine vengono dirottate tutte sull’Aversana, crede invece che il rinvio sia dovuto ad altri motivi… “Credo che vogliano fare un’inaugurazione di quelle in pompa magna e che stiano aspettando l’ok di qualcuno. Il problema è che mentre loro aspettano, attività commerciali come la mia chiudono”.