Scarano, prime condanne. Un anno e dieci mesi a Malangone - Le Cronache
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Scarano, prime condanne. Un anno e dieci mesi a Malangone

Scarano, prime condanne. Un anno e dieci mesi a Malangone

Il primo verdetto per i procedimenti giudiziari a carico di don  Nunzio Scarano arriva dal Tribunale di Salerno. Il Gup Renata Sessa ha condannato ad un anno e dieci mesi di carcere Carmine Malangone  che ha scelto di essere giudicato con la formula del rito abbreviato. Strategia che ha consentito di ottenere anche l’applicazione della sospensione della pena. L’altro ieri, nel corso dell’udienza preliminare, il  dal pubblico ministero Elena Guarino aveva avanzato una richiesta di condanna a quattro anni di reclusione. Ieri la decisione del Gup Renata Sessa nei confronti dell’ex presidente della Cogemal Pontecagnano, difeso dall’avvocato Francesco Saverio Dambrosio, coinvolto  nell’inchiesta per riciclaggio che vede a processo, davanti ai giudici della seconda sezione penale, Monsignor Scarano. Determinanti le rivelazioni dell’ex commercialista di Scarano, Tiziana Cascone. Tra l’altro l’imprenditore di Pontecagnano è indagato, con il fratello, per il default di una delle sue società (ipotesi bancarotta fraudolenta).   Carmine Malangone, riferimento della società fallita Cogemal e già patron della squadra di pallavolo “Cogemal Lavoro doc” è accusato di aver concorso all’operazione di riciclaggio con alcuni familiari, accettando di firmare in favore di Scarano assegni circolari che figuravano come donazioni ma venivano in realtà ricambiati con l’equivalente in denaro. A consegnare le buste chiuse con all’interno il contante era la commercialista Cascone, legata al sacerdote non solo da rapporti professionali ma da una vecchia amicizia. Con quell’operazione – accusano gl inquirenti – don Nunzio è riuscito a mascherare la provenienza di quasi 600mila euro. Ieri l’udienza preliminare con la richiesta di condanna del pm. Ieri la decisione del Gup del Tribunale di Salerno, Renata Sessa, che ha disposto la pena di un anno e dieci mesi nei confronti di Malangone. Novanta giorni è il termine fissato dal giudice per le motivazioni. La sentenza del Gup potrebbe costituire un rilevante precedente per il processo per riciclaggio in corso di svolgimento davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno. Con don Nunzio Scarano sono a processo altre cinque persone.