Scandalo al Ruggi: «Sono la mamma di...», subito operata - Le Cronache
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Scandalo al Ruggi: «Sono la mamma di…», subito operata

Scandalo al Ruggi: «Sono la mamma di…», subito operata

Al Ruggi si salta la lista d’attesa, ancora. Sembra quasi diventato uno sport olimpico e invece è la situazione in cui versa l’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, oramai sotto la lente di ingrandimento da troppo tempo. Dopo i furbetti del cartellino che vengono fermati, continuano a svolgere la propria attività i furbetti delle liste d’attesa. Interventi spacciati per urgenti e “improvvisati” che hanno il potere di smuovere equipe di medici e soprattutto di scalare posti in classifica. Proprio ieri pomeriggio in una domenica qualunque, una donna è stata operata per una frattura al collo del femore, nonostante avanti a lei, in lista avesse altre 15 persone che attendono l’intervento per la stessa patologia già da una settimana. Se non fosse che la donna in questione sia la mamma di un noto politico salernitano candidato alle scorse regionali. Recidivi i medici del Ruggi in merito alla questione, infatti solo pochi mesi fa, precisamente ad aprile. quattro medici sono finiti nei guai per un presunto giro di mazzette legato alla modifica delle liste di attesa nel reparto di neurochirurgia. Il reato ipotizzato è quello di concussione per il quale i carabinieri del nucleo investigativo di Salerno eseguirono nel salernitano e in altre province quattro provvedimenti cautelari emessi dal gip a carico dei quattro medici dell’ospedale. Le indagini sono state avviate nel mese di maggio 2015 dopo la denuncia arrivata ai carabinieri da un parente di una paziente ricoverata all’ospedale di via San Leonardo. La donna, sottoposta a un intervento alla testa, è poi deceduta. Secondo le indagini, l’operazione chirurgica era stata preceduta dal versamento di una somma in denaro per accelerare i tempi in lista d’attesa. Intanto oggi ad attendere nel reparto di ortopedia ci sono persone anziane, che in questo periodo estivo potrebbero non sopportare il peso del ricovero per troppo tempo. C’è chi si faceva pagare e chi probabilmente in questo caso potrebbe ricevere in cambio qualche favore. Al San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona quindi non bastano le molteplici indagini in cui medice e personale sono direttamente coinvolti, ancora infatti la “disciplina” non bussa alla porta dell’ospedale salernitano. Ogni giorno infatti si accendono i riflettori sulle vicende di cui il plesso ospedaliero è protagonista assoluto.