Scafati Sviluppo. Accesso agli atti negati, Fdi scrive ai commissari prefettizi - Le Cronache
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Scafati Sviluppo. Accesso agli atti negati, Fdi scrive ai commissari prefettizi

Scafati Sviluppo. Accesso agli atti negati, Fdi scrive ai commissari prefettizi

Di Adriano Falanga

Accesso agli atti della Scafati Sviluppo negati, i consiglieri comunali di Fdi Cristoforo Salvati e Mario Santocchio scrivono alla Commissione D’Accesso presente a Palazzo Mayer. Lo scontro tra il gruppo consiliare di minoranza e i vertici della Stu va avanti dal 26 aprile scorso, quando i primi depositavano richiesta di accesso agli atti della società partecipata che porta avanti il progetto di reindustrializzazione dell’area ex Copmes. Nel dettaglio, venivano richiesti i verbali delle sedute di cda e delle assemblee dei soci dal 1 giungo 2013 al 26 aprile 2016. Si richiedeva anche copia dei pagamenti effettuati alla Viro Costruzioni, azienda appaltatrice, copia dei contratti preliminari stipulati per la vendita dei capannoni in costruzione e copia degli atti posti in essere dall’amministratore delegato Mario Ametrano. Ai due esponenti della minoranza consiliare venivano consegnati solo copia dei verbali dei cda, relativi però al periodo 27 dicembre 2013-22 ottobre 2015. L’ulteriore documentazione richiesta “non era dovuta”, secondo una nota di risposta di Antonio Mariniello, presidente della società. “Così mi è stato indicato da Laura Semplice, legale della Stu” confermò a Cronache il professionista. “La mancata consegna della documentazione richiesta non consente agli istanti di svolgere correttamente la loro funzione di consigliere comunale e può configurare il reato di omissione in atti d’ufficio” scrivono nella loro missiva Santocchio e Salvati, minacciando, in assenza di riscontro, di adire per vie giudiziarie. Mario Ametrano fu dichiarato inconferibile dall’Anac nel dicembre 2015, in quanto la sua nomina avvenne a meno di due anni dal suo mandato come consigliere comunale, violando la legge in materia. Da qui la richiesta di copia degli da questi prodotti, perché, secondo i consiglieri comunali di Fdi, potrebbero essere nulli. Non solo, oltre a rischiare anche di dover restituire quanto percepito, Ametrano rischia anche l’accusa di aver dichiarato di non essere nella posizione di inconferibilità.