Scafati. Redditi: Aliberti spodesta Santocchio. Ultimo l'assessore Antonio Pignataro. Pesce Paperon della minoranza - Le Cronache
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Scafati. Redditi: Aliberti spodesta Santocchio. Ultimo l’assessore Antonio Pignataro. Pesce Paperon della minoranza

Scafati. Redditi: Aliberti spodesta Santocchio. Ultimo l’assessore Antonio Pignataro. Pesce Paperon della minoranza

Di Adriano Falanga

Redditi degli eletti scafatesi 2014, il primo cittadino Pasquale Aliberti si conferma “primo” anche nella dichiarazione dei redditi. Spodesta Mario Santocchio, che dalla Pole Position dell’anno scorso perde quattro posizioni. Tempo di crisi per il consigliere di Fratelli D’Italia, oggi tra i più fervidi avversari politici del sindaco. I redditi più alti, confermando il dato del 2013, si confermano tra le fila della minoranza. Siede in Giunta il più “povero” di tutti: l’assessore a Legalità, Sicurezza, e Polizia Municipale Antonio Pignataro. In maggioranza invece Mimmo Casciello rileva l’ultimo posto da Bruno Pagano. I dati sono rilevati dalle stesse dichiarazioni autografe depositate dai consiglieri comunali a Palazzo Mayer, sono relativi ai redditi 2014 mentre per alcuni si rifanno al 2013, in quanto non hanno ancora provveduto ad aggiornare la dichiarazione. Partiamo dal primo cittadino: Pasquale Aliberti vede lievitare il suo reddito, dagli 84.600 del 2013 arriva a 105.800 nel 2014. Unico a superare la soglia dei 100 mila. E’ lui il Paperon De Paperoni di Palazzo Mayer.

1-Pignataro-AntonioTra i sette assessori spicca il dottore Antonio Fogliame (Cultura e Innovazione) che dichiara 92 mila euro. Segue il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Giancarlo Fele: 62.800. Raffaele Sicignano (Manutenzione) è a 34.500. Diego Chirico, avvocato e delegato a Sport, Contenzioso e Bilancio, dichiara 11.850 euro. Annalisa Pisacane (Politiche Sociali) non ha aggiornato la dichiarazione, per lei si resta ai 19.800 del 2013. Nicola Acanfora, avvocato e delegato al Commercio e Scuola dichiara poco più di 13 mila euro. Se la passa male Antonio Pignataro, che dai 1.980 del 2013 scende ad appena 614 euro nel 2014. Entrando in Consiglio Comunale, il presidente Pasquale Coppola dichiara un discreto 43.650 euro. In maggioranza, fanalino di coda è Mimmo Casciello, dagli 11.250 del 2013 si attesta ultimo nel 2014 con appena 2.550 euro. Va meglio a Bruno Pagano, che recupera qualcosa: dai 1.300 del 2013 ai 3.600 del 2014. Teresa Formisano ha un brusco calo: dai 17 mila euro del 2013 scende ad appena 4.200 nel 2014. Bene Pasquale Vitiello, dai 17.900 arriva a 22.400. Stefano Cirillo pure non conosce crisi: dai 25 mila del 2013 dichiara nel 2014 oltre 42 mila euro. Sullo stesso trend Carmela Berritto: 15.250, Alfonso Pisacane: 24 mila, Pasquale De Quattro: 11 mila. Recupera Alfonso Carotenuto: dai 5.200 del 2013 arriva nel 2014 a 11.800 mentre perde “terreno” l’ex assessore Daniela Ugliano: dai 64 mila del 2013 scende nel 2014 a 53.450. Non risultano ancora aggiornate le dichiarazioni di Brigida Marra: 24.500, Francesco Vitiello: 29.000 e Roberto Barchiesi: 10.800, tutte relative al 2013. Non ancora disponibile la dichiarazione di Diego Del Regno, subentrato in consiglio a Nicola Acanfora.

A Scafati gli amministratori ricevono una retribuzione mensile, mentre i consiglieri comunali il solo gettone di presenza. Al sindaco vanno 3.900 euro lordi mensili, al presidente del consiglio comunale, alla pari degli assessori, vanno 2.342 euro lordi al mese, qualcosa in più al vicesindaco: 2.928. Per ogni seduta consiliare e di commissione il consigliere comunale percepisce un gettone di 34,15 euro. Lo Statuto prevede un tetto massimo per i gettoni di presenza. Prevista anche un’indennità (a richiesta) di 500 euro annuali. L’intera classe politica eletta pesa sulle tasche degli scafatesi per circa 333 mila euro l’anno (Impegno spesa Bilancio 2015). Sono tre anni consecutivi che non vengono ritoccati al rialzo gli emolumenti. Unico consigliere comunale a rinunciare ufficialmente al gettone di presenza è proprio il più “povero” di tutti, Mimmo Casciello. A conferma del detto biblico “beati gli ultimi, perché saranno i primi”.

ALL’OPPOSIZIONE, I CONSIGLIERI GUADAGNANO DI PIU’

Nicola-Pesce-640x399In minoranza si “vive” meglio, stando alle dichiarazioni dei consiglieri di opposizione. Il reddito più alto è dichiarato dal medico Filippo Quartucci, formalmente ancora iscritto al gruppo Pd, ma negli ultimi mesi vicino al primo cittadino Pasquale Aliberti. E’ vicino ad Aliberti anche il civico ed ex candidato sindaco Michele Raviotta: 33.000 euro è il suo ultimo reddito. Nel 2013 con i suoi quasi 98 mila euro era il “migliore” di tutti, ma Mario Santocchio avverte i morsi della crisi e scende nel 2014 a meno di 69 mila euro. Il collega di banco e capogruppo Fdi, nonché ex candidato sindaco Cristoforo Salvati resta sui 29 mila euro del 2013. Sempre fermi al 2013 anche i redditi di Nicola Pesce: 89 mila e Michelangelo Ambrunzo: 20.300. Ha aggiornato i dati Marco Cucurachi. L’avvocato democratico ha dichiarato nel 2014 46.500 euro, un buon dato rispetto ai 31 mila del 2013. In salita anche Angelo Matrone, l’imprenditore vede cresce i 16.600 euro del 2013, arrivando a 21.400 nel 2014. Non disponibile ancora il reddito del neo consigliere Michele Grimaldi, subentrato a Vittorio D’Alessandro il 17 novembre.