Scafati. Polo Scolastico, al via la rimozione dei rifiuti. E' corsa contro il tempo - Le Cronache
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Scafati. Polo Scolastico, al via la rimozione dei rifiuti. E’ corsa contro il tempo

Scafati. Polo Scolastico, al via la rimozione dei rifiuti. E’ corsa contro il tempo

Di Adriano Falanga

Polo Scolastico, si chiude la procedura  negoziata avviata da Palazzo Mayer per la rimozione dei 12 mila metri cubi di materiale di risulta stoccato nel cantiere, che ha causato la rescissione del contratto, con tanto di contenzioso, con la Tyche srl. Un appalto da circa 7 milioni di euro su cui pende la spada di Damocle della scadenza di fine anno. Ancora non è chiaro se ci sarà una proroga dei fondi, anche se le ultime notizie provenienti dall’Europa sono negative. Un appalto finito non solo in Tribunale, ma anche sulla scrivania del Pm della Dda Vincenzo Montemurro, a seguito del noto blitz della Dia che ha messo sotto indagine il sindaco Pasquale Aliberti con la segretaria comunale Immacolata di Saia, il fratello del primo cittadino Nello e lo staffista Giovanni Cozzolino, oltre alla moglie di Aliberti, la consigliera regionale Monica Paolino. Le accuse mosse sono, a vario titolo: voto di scambio politico mafioso, corruzione, concussione, abuso d’ufficio. Tempi ristretti a causa del dissequestro temporaneo del cantiere (ad opera del Noe di Salerno) concesso per la rimozione del materiale fino al 17 ottobre.

Tre le aziende specializzate interpellate: la Ricicla Campania di San Giuseppe Vesuviano, la Inerti Adinolfi di Battipaglia e la Amoruso Nicola di Baronissi. Importo di base totale: 200 mila euro. Una sola offerta presentata, quella della Amoruso di Battipaglia, con un ribasso del 5%, a cui viene affidato l’incarico. Decisamente meno dei circa 1,2 milioni di euro chiesti dalla Tyche, su cui Palazzo Mayer pose diniego, fino ad arrivare al contenzioso in corso. Qualche mese il primo cittadino Pasquale Aliberti aveva dichiarato: “dopo aver bonificato l’area affideremo i lavori alla seconda impresa che era in gara che dovrà portare avanti lo stesso progetto della Tyche, oppure, se la seconda ditta non accettasse, provvederemo a fare una nuova gara in modo veloce per riprendere i lavori al più presto”. Il tutto dovrebbe avvenire entro due mesi circa, compreso la consegna dei lavori e la loro rendicontazione. Chiaramente impossibile, fatto salvo eventuali proroghe sui finanziamenti Più Europa.