Scafati. Le autorizzazioni a medie e grandi strutture commerciali nel mirino dell’Antimafia - Le Cronache
Attualità

Scafati. Le autorizzazioni a medie e grandi strutture commerciali nel mirino dell’Antimafia

Scafati. Le autorizzazioni a medie e grandi strutture commerciali nel mirino dell’Antimafia

Medie e grandi strutture commerciali, la Commissione di Accesso vuole vederci chiaro su autorizzazioni e possibili interessi esterni. La triade inviata a Scafati dal Prefetto Malfi formata dal Presidente Amendola e dai collaboratori Giuseppe Rocco e Desirè D’Ovidio avrebbe puntato la lente su alcuni atti autorizzativi che riguarderebbero le strutture di media e grandi dimensioni. Il lavoro della commissione di accesso agli atti si starebbe svolgendo in due detreminate fasi: una di confronto e di chiarimento con i dirigenti dell’amministrazione comunale e un’altra di verifica degli atti gestionali compiuti. Al vaglio degli uomini del Prefetto ci sarebbero ora le autorizzazioni alla vendita per le medie e grandi strutture commerciali presenti sul territorio.
Le grandi strutture commerciali all’occorrenza  possono trasformarsi in cospicui e utili bacini di voto. In particolare in alcuni casi l’ipotesi potrebbe essere che nel tempo si siano consolidati dei rapporti tra gestione e indirizzo della macchina comunale e il mondo imprenditoriale.
Un caso su tutti sarebbe stato segnalato proprio dall’Antimafia alla Commissione di Accesso. A Scafati  in una posizione centrale esisterebbe una di queste strutture commerciali di più di 250 metri quadrati che nei titoli autorizzativi risulterebbe usufruire di un mega parcheggio di una delle strutture “socialmente utili” più importanti della città.
Nella documentazione presentata per avere i titoli autorizzativi prevfisti sarebbero state individuate delle nette incongruenze. Una questione che avrebbe suscitato la particolare attenzione della Direzione distrettuale Antimafia già tre o quattro mesi fa. Secondo le prime indiscrezioni il rilascio delle autorizzazioni anche se del tutto regolare riporterebbe ad intrecci che sarebbero stati giudicati degni della massima attenzione da parte della Dda e della Commissione .
Un giro di società e di interessi comuni che condurrebbe a particolari legami radicati tra la politica e il mondo dell’imprenditoria. Da qui l’input giunto agli inquirenti dell’Antimafia alla Commissione di passare al vaglio tutte le pratiche che riguardano le maxi strutture commerciali presenti sul territorio.
Continua dunque il lavoro di concerto tra gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia e la triade prefettizia, mercoledì mattina negli uffici di via Diaz in occasione della venuta della Commissione, oltre alla consueta presenza al fianco dei commissari del Capitano della Dia Fausto Iannaccone, si sarebbe registrata anche la presenza di uomini della Direzione investigativa antimafia arrivati, sembra, proprio per un confronto con la Commissione.
L’attesa per il lavoro della commisisone d’accesso agli atti sale sempre più in città
Gennaro Avagnano