Scafati. Il valzer delle nomine, ecco le nuove étoiles di Aliberti - Le Cronache
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Scafati. Il valzer delle nomine, ecco le nuove étoiles di Aliberti

Scafati. Il valzer delle nomine, ecco le nuove étoiles di Aliberti

Di Adriano Falanga

Arrivano i nuovi responsabili dei settori Avvocatura e Scafati Solidale, dopo le dimissioni di Francesco Romano (risultato incompatibile) e Vittorio Minneci (ufficialmente ha chiesto di potersi occupare d’altro). Come anticipato da Cronache già da qualche giorno, a capo del settore Scafati Solidale, l’Istituzione che si occupa della gestione dei servizi sociali, in coordinamento con il Piano Di Zona, il giovane Gaetano De Lorenzi ( in foto). Il suo nome girava tra i corridoi di Palazzo Mayer già da qualche settimana, ancor prima che il sindaco scrutasse i curriculum (una ventina) depositati presso il suo ufficio dopo la manifestazione d’interesse, scaduta il 22 febbraio. De Lorenzi, classe 1990, è laureato in “Servizio Sociale e Politiche Sociali” già in forza al Piano di Zona come assistente sociale, al servizio della dottoressa Carmela Pauciulo. Fu assunto grazie al chiacchierato concorso promosso dall’ex assessore alle Politiche Sociali Annalisa Pisacane “Una mano per chi ha bisogno”. Concorso chiacchierato in quanto indetto tramite agenzia interinale e non concorso pubblico. Da qualche settimana la delega alle politiche sociali è passata (seppur con valenza non gestionale) al consigliere comunale e capogruppo Forza Italia, Teresa Formisano. La Formisano è ancora presidente della omonima commissione consiliare, ricoprendo così il doppio ruolo di controllato e controllore. Accordi in seno alla maggioranza però vogliono il subentro di Bruno Pagano alla presidenza, e ciò dovrebbe avvenire nel corso del prossimo consiglio comunale, ancora da fissare. Il De Lorenzi, secondo indiscrezioni, sarebbe stato sponsorizzato proprio dalla Formisano. Passando al settore Avvocatura, il primo cittadino Pasquale Aliberti ha individuato nell’avvocato Ivano Donnarumma il successore di Romano. Classe 1976, è avvocato dal giugno 2013. Donnarumma avrebbe goduto della sponsorizzazione del consigliere, sempre in quota Forza Italia, Brigida Marra. La forzista si è contesa la delega con il collega all’Avvocatura con il consigliere Diego Del Regno, che l’ha spuntata. Da qui l’indicazione del nome per il posto in posizione organizzativa. Ivano Donnarumma ricoprirà il ruolo in posizione organizzativa settore staff fino al 30 settembre. Incarico prorogabile e per la durata di 18 ore settimanali. L’altro professionista, Gaetano De Lorenzi, lavorerà anch’esso in posizione organizzativa settore staff, fino al 30 settembre. Per lui però un impiego di 24 ore settimanali.

1-vittorio-minneci-300x336 L’ex direttore della Scafati Solidale, il dirigente di ruolo Vittorio Minneci, conserva l’ufficio Cultura ma rileva ad interim anche i settori “Tutela ambiente e territorio” e “protezione civile”. Minneci ha lasciato l’incarico alle politiche sociali perché definito da lui stesso “usurante”, chiedendo di potersi occupare d’altro. “Per due ruoli di ruoli di grande responsabilità abbiamo puntato su due giovani professionisti scafatesi che nel colloquio informale hanno dimostrato competenza, passione ed energia – spiega la sua decisione Pasquale Aliberti – Per quanto riguarda l’Avvocatura abbiamo avuto qualche difficoltà a trovare un professionista che fosse nella lista speciale e che non avesse motivi di incompatibilità con la carica; per Scafati Solidale abbiamo cercato un professionista che avesse chiara l’idea dei servizi che il Comune eroga e delle attività in capo al Piano di Zona”. “Si sta dando l’impressione di cambiamento ma in realtà non cambia niente perché il direttore dell’orchestra e sempre lo stesso – così Mario Santocchio commentava le dimissioni di Minneci – In questi anni al Comune di Scafati manca la parola imparzialità, dirigente che entrano ed escono come se fosse una ditta privata”. Dal Pd la musica non cambiava: “Da sempre denunciamo una gestione delle politiche sociali qui a Scafati fumosa e di tipo clientelare, una gestione che subisce costantemente le pressioni della politica che sui bisogni delle fasce più deboli costruisce il proprio consenso in termini di voti, il che è vergognoso –così Margherita Rinaldi, segretaria del locale circolo – Basta vedere cosa accade al Piano di Zona di cui Scafati è il Comune capofila”. Restano da nominare ancora i componenti del Nucleo di Valutazione e del Controllo di Gestione, oltre al nuovo presidente del cda di Scafati Solidale, il cui nome, salvo sorprese, dovrebbe essere quello di Angelo Romano, largamente condiviso dalla maggioranza alibertiana. E’ giallo sulla pubblicazione dei decreti di assegnazione delle deleghe ai consiglieri comunali, documenti ufficiali firmati il mese scorso ma di fatto non ancora pubblicati sull’albo del Comune.