Scafati. Il ladro prima bussa, e poi randella la porta - Le Cronache
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Scafati. Il ladro prima bussa, e poi randella la porta

Scafati. Il ladro prima bussa, e poi randella la porta

Di Adriano Falanga

“Il Postino bussa sempre due volte”, il ladro pure. Si perché l’ennesimo tentativo di furto in appartamento (fortunatamente andato vano) questa volta è accaduto in circostanze curiose. Niente scasso notturno con famiglia assente, o dormiente. Siamo in via Corbisiero, qualche giorno fa, al confine con Boscoreale, nei pressi del plesso scolastico Pisacane. E’ zona di campagna, sono da poche passate le 17 e il giorno ha fatto posto alla sera. In casa, una villetta con piano rialzato, un febbricitante Antonio, 69 anni, da poco rientrato dai campi. L’uomo è stanco, e scoprendosi influenzato decide di infilarsi a letto, in attesa dell’arrivo della moglie, fuori per faccende veloci. E’ sotto le coperte, infreddolito, quando Antonio sente bussare alla porta. Un colpo, due colpi, tre colpi, poi il dito rimane incollato sul campanello per diversi secondi. Nulla, l’anziano agricoltore non intende alzarsi, ha la febbre, ed aveva appeno “preso calore”. Se importante torneranno quando ritorna la moglie, pensa tra se. Ma non fa in tempo a richiudere gli occhi che dopo l’ultimo squillo di campanello, passato qualche minuto di pausa, dalla porta cominciano ad avvertirsi colpi secchi di martello. L’uomo si spaventa, e questa volta decide di alzarsi e controllare. Arrivato nell’ingresso dalla finestra di lato sposta una tendina e guarda fuori casa. Parcheggiato di fianco al cancello scorrevole, aperto perché senza motore, un vecchio furgone tipo “Fiorino” bianco. Scrutando il portoncino di casa, nota, piegato su se stesso e intento, con scalpello e martello pesante, a forzare la porta, un uomo sui trent’anni. E’ di spalle, ha un cappello scuro e purtroppo anche l’oscurità della sera non permettono di vedere meglio. Antonio si spaventa, e preso un vecchio bastone corre verso la porta sferrando colpi pesanti contro di essa. Dall’altro lato il malvivente capisce tutto, realizza della presenza di qualcuno in casa e scappa via con il furgone con il quale era venuto. “E’ assurdo, in passato era già capitato di aver subito un furto – racconta l’uomo – ma era di notte e in casa non c’era nessuno. Furono portati via gioielli, soldi e apparecchiature elettroniche. Da allora infatti ci siamo dotati di porta blindata e sistema di allarme”. In questo caso però tutto inutile, perché essendoci qualcuno in casa, ed essendo tardo pomeriggio, il sistema era disinserito. “Meno male che feci ritorno presto a causa dell’influenza, perché, per come era venuto in furgone chiuso, quella persona poteva davvero farci danni notevoli, e noi semplici contadini”. Insomma, se siete soli in casa e bussano alla porta, andate sempre ad aprire.

SCAFATI TERRA FELIX DEI LADRI IN TOUR

telecamera-videosorveglianzaScafati terra felix dei ladri. Oramai la città, crocevia tra le provincie di Salerno e Napoli, è terra di nessuno, o meglio di pochi ladri, che stanno letteralmente razziando gli scafatesi. Nessuna zona è risparmiata, nessun bene, nessuna proprietà, che sia pubblica o privata. E’ tornato di moda anche il classico “cavallo di ritorno”, sarebbe a dire il furto del motorino con richiesta estorsiva di denaro per riaverlo indietro. Tranne i soliti noti minorenni, restano impuniti decine e decine di furti in appartamento, ad opera di diverse bande, tra cui stranieri in trasferta dalla provincia di Napoli. Ma alcune dinamiche lasciano pensare anche a bande di malviventi locali, che ben conoscono le loro vittime e i loro orari. Non c’è dubbio alcuno che ad agevolarli sia anche la precaria presenza delle forze dell’ordine, in difficoltà di uomini e mezzi per monitorare il territorio. L’attuale Tenenza dispone di qualche pattuglia appena, e una quarantina di uomini, a dividersi nei tre turni quotidiani, al momento manca anche l’ufficiale comandante in capo, dopo la partenza del Tenente Saverio Cappelluti. La Polizia Municipale conta su meno della metà deghi uomini necessari indicati dalla legge. Ma è operativa su due turni, la notte il comando di via Melchiade è chiuso. Non solo, da circa due mesi è anche sprovvista di comandante. A guidare il comando tre ufficiali a rotazione quindicinale. La Guardia di Finanza dispone di una ottantina di uomini, ma il bacino di intervento arriva fino in Costiera amalfitana. Spesso a intervenire sul luogo di un furto sono le guardie giurate private in servizio notturno, paradossalmente più presenti e meglio attrezzate delle forze dell’ordine. E’ chiaro, con questi numeri e risorse, che la città sia diventata la Mecca dei ladri, perché assolutamente facile mettere a segno un colpo, avendo dalla propria la quasi certezza che nessuno ti correrà dietro, se non uno spaventato proprietario di casa. Molto spesso le cronache registrano dei veri e propri tour mirati, dalle anziane sole in casa, alle villette, passando per le attività commerciali alle strutture pubbliche. E’ il caso delle scuole, nessuna è stata risparmiata e tutte sono state colpite a distanza di pochi giorni. In poche settimane sono finite nel mirino dei ladri le scuole di Mariconda, di San Pietro, ex via Genova, e Badia. Ad essere asportata è sempre l’attrezzatura informatica ed elettronica. Oramai gli appelli al potenziamento delle forze dell’ordine sul territorio non si contano più, e tutti caduti nel vuoto. L’ultimo è quello del consigliere di Fdi Angelo Matrone. “Mettere in funzione un valido sistema di videosorveglianza comunale è il minimo compito che spetta alla politica, specie a quella scafatese, che spende fior di quattrini per tante banalità e zero per la sicurezza”. Nei giorni scorsi a lanciare l’idea delle ronde, intese però come cittadinanza attiva, era stato Mariano Falcone, leader provinciale di Noi Con Salvini. La proposta suscitò un vespaio di polemiche, ma tutto sommato, il sapore è quello della provocazione, più che di concretizzazione.

SIM: RESCINDERE CONTRATTO CON VIGILANZA

“È davvero una vergogna quello che succede a Scafati nelle scuole. Sono avvenuti molti furti negli edifici scolastici nonostante una vigilanza privata pagata per sorvegliare gli uffici, che non riesce ad acciuffare i ladri – così Scafati in Movimento amici di Grillo – Non è possibile avere danni enormi come questi. La Stampa parla di 30 mila euro. Chiediamo che i dirigenti facciano chiarezza e nel caso in cui se ne ravvisi la necessità o il mancato servizio, di procedere alla rescissione del contratto con la vigilanza per inadempienza o mancanza di risultati. I soldi dei cittadini non devono essere sprecati in questo modo, ma devono fruttare i giusti servizi”