Scafati. Grimaldi, Pd: "Qualsiasi cosa accade in città non è competenza di Aliberti. Ma allora di cosa si occupa?" - Le Cronache
Attualità Provincia Agro Nocerino Sarnese scafati

Scafati. Grimaldi, Pd: “Qualsiasi cosa accade in città non è competenza di Aliberti. Ma allora di cosa si occupa?”

Scafati. Grimaldi, Pd: “Qualsiasi cosa accade in città non è competenza di Aliberti. Ma allora di cosa si occupa?”

“Lui governa da 8 anni, la moglie è consigliere regionale da 6. Ma se Scafati si allaga ad ogni pioggia, e non ha ancora una rete fognaria, la colpa è di chi c’era prima, di chi ci sarà dopo e comunque non la sua”. Questo il duro attacco di MIchele Grimaldi della segreteria del Pd, contro il sindaco Pasquale Aliberti. “In particolare, secondo il Nostro la colpa sarebbe dell’attuale amministrazione regionale (in carica da qualche mese…) e di questi “mitici” palazzinari che hanno sventrato Scafati negli anni settanta. Ma i nomi di questi palazzinari – ovviamente – Lui non li fa mai: nell’elenco probabilmente ci sarebbero molte omonimie con i consiglieri comunali di maggioranza”. L’esponente del Pd, in procinto di subentrare a Vittorio D’Alessandro in consiglio comunale, prosegue: “L’Ospedale “Mauro Scarlato” chiude, lui prima dice che non è vero, poi spaccia il primo soccorso come pronto soccorso, poi parla di fantomatici reparti di eccellenza, poi dice che la colpa è del centrosinistra ed infine, appena il centrosinistra ritorna al governo della Regione, chiede la modifica del decreto 49, atto che aveva sancito la chiusura del nostro nosocomio, atto che si era dimenticato di contestare nei cinque anni del governo regionale del centrodestra. A Scafati esplodono bombe, si ammazza gente per strada, si intensifica il fenomeno delle baby gang ma la colpa è della mancata e scarsa presenza delle forze dell’ordine. I tagli alle politiche sociali, lo stato di abbandono di molti luoghi della città, la scomparsa di spazi sociali, la quasi assenza di luoghi culturali, l’isolamento in cui versano associazionismo, terzo settore e mondo del commercio evidentemente con Lui non hanno nulla a che fare. Il P.U.C. fatto dai comunisti è bloccato dai comunisti perché di stampo comunista (citazione autografa del Nostro); e il P.I.P. rischia di fallire perché non arrivano i finanziamenti, peccato che nei cinque anni del governo regionale di Caldoro si sia dimenticato di chiederli. In ogni campagna elettorale, sua o della consorte, promette che un minuto dopo queste due opere saranno realizzate: questo minuto sarà un concetto spazio-temporale innovativo, sconosciuto a noi comuni mortali, e coinciderà probabilmente con un attimo dilatato per l’eternità. I fondi “Più Europa” sono stati sperperati per compiere lavori di ordinaria amministrazione, mentre sarebbero dovuti servire a cambiare il volto della Città.  Non sappiamo – ad esempio -che fine abbia fatto l’Urban Center, ma probabilmente nemmeno Lui lo saprà. Ditte raggiunte da interdittive antimafia vincono appalti, qualche volte ricevono affidamenti diretti; l’architetto che ha costruito il bunker del boss Zagaria lavorava tramite il Comune presso la nostra Città; l’Energy manager appena nominato viene revocato e non si sa perché; più o meno in tutte le amministrazioni dove ha lavorato l’inamovibile segretaria generale Immacolata Di Saia sono state sciolte per infiltrazioni mafiose. Ma Lui non vede, non sente, non sa.” Infine la conclusione, non mancando la stoccata: “Ricapitolando. Qualsiasi cosa accada in Città, non è mai colpa sua.
La domanda, a questo punto, è però semplice: se tutto quello che accade in città, non è vicenda di sua competenza, lui, precisamente, in qualità di Sindaco, di cosa si occupa? Ecco, è questa la domanda che vorremmo tanto porre a Pasquale Aliberti”

Gianfranco Pecoraro