Scafati. Giunta: "è giusto che a decidere sia il sindaco". Resta il gelo tra Aliberti e Fele - Le Cronache
Attualità Provincia Agro Nocerino Sarnese scafati

Scafati. Giunta: “è giusto che a decidere sia il sindaco”. Resta il gelo tra Aliberti e Fele

Scafati. Giunta: “è giusto che a decidere sia il sindaco”. Resta il gelo tra Aliberti e Fele

Di Adriano Falanga

Nessuno strappo con Giancarlo Fele, ma la rimodulazione delle deleghe deve esserci. Lo dicono gli assessori Diego Chirico e Nicola Acanfora, con il capogruppo di Forza Italia Teresa Formisano. “I ragionamenti fatti con il Sindaco sulla eventuale rimodulazione della Giunta, utile al fine di far ripartire le azioni di governo, non crediamo abbiano mortificato nessuno – così Acanfora, assessore a Commercio e Scuola – La possibilità di una rotazione delle deleghe agli assessori e ai Dirigenti rientra nelle prerogative di una buona e trasparente amministrazione. Si può lavorare per la Città anche con ruoli o compiti diversi”.  Giusta la rimodulazione a metà mandato anche per il collega delegato al Bilancio, Sport e Contenzioso Diego Chirico: “Questo nell’ottica di dare a tutti la possibilità di partecipare all’azione amministrativa con entusiasmo e di fare anche esperienze in altri settori della macchina comunale. E’ opportuno tra l’altro che una valutazione avvenga rapidamente e in modo condiviso per evitare inutili, strumentali e false polemiche come quelle che tutti i giorni ci ritroviamo a leggere sui giornali. Credo sia giusto decidere a larga maggioranza ma ancora di più che sia il sindaco, per il ruolo che ricopre, ad assicurarsi le decisioni ultime”. E fino ad oggi non è dato sapere quali siano le decisioni ultime di Pasquale Aliberti, probabilmente la direzione è sempre la stessa: ridimensionare il suo vice Giancarlo Fele. Esautorarlo non è possibile, sarebbe una decisione che minerebbe gli equilibri di maggioranza, in quanto Fele gode di ampia fiducia e considerazione, e una sua “cacciata” potrebbe portare con se almeno tre o quattro consiglieri, di fatto mettendo in minoranza il sindaco. Ma appare sempre più evidente che la direzione intrapresa è proprio quella di affidare il vicesindacato ad un assessore di fiducia, meglio se donna, e tra questi spiccano i profili di Annalisa Pisacane ma anche di Teresa Formisano, che però smentisce. “Nella prospettiva non servono passi in avanti non condivisi anche se i passi dovessero essere compiuti dallo stesso Sindaco. Da questo momento sarebbe opportuno concentrare tutte le energie sulle cose da farsi questo vale per tutti, assessori e consiglieri – così la forzista – Al momento nessuno ha avuto da ridire sulla questione della rimodulazione lanciata dal Primo Cittadino e per quanto mi riguarda mai ho chiesto la poltrona di vicesindaco. Questo perché in politica come nella vita nulla è scontato, neppure per un Sindaco”.

Letto tra le righe, potrebbe essere un chiaro messaggio proprio verso Fele e verso chi già oggi lo vedrebbe bene come erede del primo cittadino. Un ragionamento forse affrettato, ma che ha infastidito Aliberti. E come da premesse della vigilia, appare chiaro anche che a decidere, alla fine, sarà proprio lui, indipendentemente dalla maggioranza. Anche perché, sorvolando sugli assessori che non sono consiglieri comunali, quando ci fu una votazione tra gli alibertiani la posizione di Teresa Formisano fu condivisa solo da quattro consiglieri, sui dodici presenti e votanti. La linea della squadra di maggioranza era di non stravolgere gli equilibri, e proseguire ancora con questa giunta. Ma se non è possibile azzerare, è chiaro oramai che bisogna comunque rimodulare. Aliberti intende distribuire le deleghe anche tra i consiglieri, in modo tale da impegnare e responsabilizzare tutti, alla pari della giunta. Stipendio permettendo ovviamente. Ma i rapporti tra il primo cittadino e il suo secondo sono tesi, entrambi non si pronunciano, ma è difficile trovare qualcuno che racconti diversamente. I due si parlano per interposta persona e alla festa per i suoi 40 anni che Fele ha tenuto lunedi sera con giunta e consiglieri comunali, seppur invitato, Aliberti ha fatto sapere di non essere dei loro soltanto a tarda sera. Un impegno lo avrebbe trattenuto. Alla festa non sono stati invitati Pasquale Coppola e Pasquale Vitiello, uno “sgarbo” che il presidente del consiglio comunale non avrebbe gradito, ma la decisione pare essere stata presa per evitare che Tom (Aliberti) incontrasse Gerry (Coppola). A giorni comunque la prossima riunione di maggioranza dove, si spera, sarà definitivamente chiarito il quadro istituzionale, e le reali intenzioni degli attori rese note.