Scafati. Giro di vite sull'esposizione di merce selvaggia - Le Cronache
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Scafati. Giro di vite sull’esposizione di merce selvaggia

Scafati. Giro di vite sull’esposizione di merce selvaggia

Di Adriano Falanga

L’amministrazione comunale contro l’esposizione selvaggia di merce ed alimentari su suolo pubblico. Il primo cittadino Pasquale Aliberti ha emanato ordinanza sindacale numero 56 del 18 ottobre, per vietare, su tutto il territorio comunale, l’esposizione di alimentari e bevande, compresi i prodotti ittici, frutta e verdura, bibite e bottiglie d’acqua, su marciapiedi o sulle strade occupando suolo pubblico o privato ad uso pubblico. Gli alimenti infatti secondo la legge non devono essere esposti all’azione degli agenti atmosferici inquinanti e nocivi, di luce solare, di inquinamento derivante dal traffico veicolare e parassiti. La stretta dell’amministrazione è estesa anche ai prodotti non alimentari, quali abbigliamento, biancheria, calzature, detersivi. Questo genere di esposizione, seppur non comportante un rischio igienico sanitario per i consumatori, può deturpare il decoro urbano. L’azione sindacale mira quindi alla salvaguardia dei valori artistici, culturali, storici ed ambientali. Altresì è fatto divieto anche all’esposizione di cartelloni e striscioni che pubblicizzano sconti, offerte, vendite straordinarie ed altro in aderenza ai muri esterni dei fabbricati. La decisione del primo cittadino è stata controfirmata anche dall’assessore al commercio Giancarlo Fele e dalla dirigente d’area Anna Sorrentino.

3-prodotti-itticiOltre al palese rischio sanitario, la situazione è degenerata anche dal punto di vista veicolare e pedonale. E’ noto a molti infatti il proliferare di banchi di frutta e verdura, nonché prodotti ittici, che ostacolano il passaggio pedonale, tanto da costringere spesso persone anziane, bambini e mamme con passeggino a invadere la sede stradale per poter oltrepassare “l’ostacolo”. Una decisione maturata anche a seguito delle decine di proteste di cittadini e condomini interi, costretti a vedere gli esterni dei loro stabili trasformati a mercato rionale. Non solo in periferia, ma anche e soprattutto in pieno centro, tipo corso Nazionale, via Martiri D’Ungheria, via Alcide de Gasperi. I trasgressori rischiano una multa di 500 euro, oltre al sequestro e successiva distruzione della mercanzia. A far rispettare l’ordinanza sindacale la Polizia Municipale, in coordinamento con i locali comandi della Guardia di Finanza e del corpo dei Carabinieri.