Scafati. "Espellere i clandestini, e controllare gli Imam della moschea". E' scontro politico - Le Cronache
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Scafati. “Espellere i clandestini, e controllare gli Imam della moschea”. E’ scontro politico

Scafati. “Espellere i clandestini, e controllare gli Imam della moschea”. E’ scontro politico

Di Adriano Falanga

L’eco delle vicende francesi arriva anche a Scafati, e allarma i militanti di Noi con Salvini, che chiedono al sindaco di attivarsi per un controllo capillare del territorio, che possa evidenziare una eventuale presenza di clandestini. Da queste parti la comunità islamica è molto nutrita, in particolare nel centro storico, dove è oramai radicata da anni. Tantissimi sono arrivati a Scafati negli anni 80-90 ed oggi i loro figli sono a pieno titolo scafatesi, perfettamente integrati e parte del tessuto sociale cittadino. Esistono diverse attività commerciali gestite da musulmani, e in via Cesare Battisti è situata la loro moschea, autogestita e autofinanziata. A scrivere al sindaco è Mariano Falcone, coordinatore provinciale dei “leghisti del sud”. “Lunedì (ieri per chi legge, ndr) farò protocollare una nota al Comune per attivare la Polizia Municipale affinché’ ci sia un controllo capillare sul territorio e identificare tutti gli extra comunitari presenti ed espellere quelli non identificabili”. Lotta alla clandestinità secondo Falcone, che teme anche eventuali fomentatori di odio. “Bisogna verificare chi sono gli Imam che tengono i sermoni nei luoghi di culto islamici. Ormai i terroristi si nascondono e vivono mimetizzati” conclude l’ex consigliere comunale del Pdl. Pasquale Aliberti sceglie di non rispondere, almeno non ufficialmente. Alla richiesta dei salviniani replicano dal Partito Democratico: “I gravissimi fatti accaduti in Francia richiedono certamente una risposta forte contro il terrorismo nonché maggiori e più rigorosi controlli preventivi – si legge in una nota della segreteria cittadina – ma questo non può generare una escalation di razzismo xenofobo che punta a mescolare, generando paura ed odio, migrazione e terrorismo. E’ dal terrorismo e dal terrore che i migranti fuggono e se è giusto un capillare controllo del territorio che garantisca sicurezza a tutti i cittadini, di tutti gli orientamenti culturali e religiosi, il tentativo di colpevolizzare una singola esperienza di fede è un atto becero e volgare, figlio di una visione del mondo integralista e medioevale”. Si ai controlli, no alla demonizzazione dei musulmani è la posizione dei democratici, che dal canto loro rilanciano contro gli attivisti di Noi Con Salvini: “Ci lascia basiti che dinanzi a tutti gli episodi di criminalità avvenuti in citta, dagli scippi, alle bombe, agli omicidi, la Lega Nord non abbia sentito, ne’ senta il dovere di chiedere maggiore controllo del territorio contro camorra e criminalità diffusa, cosa che evidentemente, a questo punto dobbiamo pensare, non preoccupa gli ex missini. Come a dire, i migranti, tutti indiscriminatamente colpevoli, dinanzi ai delinquenti casalinghi, invece, si chiuda un occhio. E’ un approccio che non condividiamo al quale ci opporremo con decisione” la conclusione polemica dei democratici.