“Quando mi insediai la città di Scafati sembrava Baghdad, per come erano ridotte le strade” così Pasquale Aliberti parlando alla città in una manifestazione pubblica di fine anno. “E’ ancora Baghdad per qualità della sicurezza – così oggi gli attivisti di Scafati in Movimento – Purtroppo essere un buon amministratore non significa essere un bravo “asfaltatore”, con tutto il rispetto per questo degno lavoro”. I grillini tornano sui recenti episodi di cronaca che hanno scosso la città in questi giorni di festa. I danneggiamenti alle auto in piazzale Aldo Moro, il petardo fatto esplodere presso lo studio di un noto legale in via Roma, e i 4 parcometri vandalizzati rispettivamente in piazza Vittorio Veneto, corso Trieste, via Galileo Galilei, via Pietro Melchiade. Non è certamente l’estrema periferia, ma il centro cittadino, dova ha sede il Comune, il comando dei Vigili Urbani, le Poste Centrali, la Chiesa Madre, la villa comunale, la biblioteca con annessa sala consiliare. “Ci chiediamo come mai l’assessore alla Sicurezza Antonio Pignataro non intervenga con un pugno duro su queste situazioni nonostante percepisca dai cittadini un lauto stipendio di 1.500 euro al mese. È pagato per dare le risposte alle esigenze e alle problematiche, se non le tiene possiamo tranquillamente fare a meno di pagargli lo stipendio”. Su Pignataro anche gli strali di Angelo Matrone (nella foto): “Sulla videosorveglianza continua ad essere vago e a non fornire dati certi – spiega l’esponente di Fdi, che fornisce i suoi dati – più del 50% dell’impianto non è funzionante mentre l’altro 50% funziona parzialmente, ma non permette l’identificazione delle auto, inoltre, il 90% delle antenne non trasmettono bene il segnale a questo punto mi chiedo se l’assessore Pignataro abbia almeno verificato con un sopralluogo quanto denunciato dal sottoscritto per due volte in consiglio comunale”. Sia Sim che il consigliere cdi minoranza fanno eco: “Pignataro dovrebbe rassegnare le sue dimissioni per inadempienza”. (a.f.)
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