Scafati. Elezioni, in campo in nove? Acque agitate a 30 giorni dai "comizi" - Le Cronache
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Scafati. Elezioni, in campo in nove? Acque agitate a 30 giorni dai “comizi”

Scafati. Elezioni, in campo in nove? Acque agitate a 30 giorni dai “comizi”

“Il Co.Tu.Cit. sarà presente alle prossime elezioni amministrative di Scafati con il suo candidato a sindaco Michele Raviotta con coerenza, trasparenza e competenza, da sempre al servizio dei cittadini”: è di ieri l’annuncio sui social network di questa realtà politica che partirà con una grande novità, la presenza dell’ex consigliere della giornata di Pasquale Aliberti, Diego Del Regno, tra i papabili candidati della lista. Ancora tu? Raviotta non molla. Un altro scenario si apre nelle elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale della città di Scafati, dove l’ex consigliere di opposizione, poi passato in maggioranza in maniera informale, Michele Raviotta, fa sapere che non sarà un elemento “qualsiasi” della collezione che fa capo a Forza Italia. Raviottapiuttosto passerà il testimone a qualcun altro, diventando ancora una volta l’esponente a sé del Cotucit. Dopo Espedito De Marino, espressione di un gruppo civico, come candidato sindaco, anche Michele Raviotta abbandono gli Alberti (con cui si era candidato nel 2013) e passa alla corsa in solitaria. Nel centro-sinistra, lo scenario è più o meno lo stesso con Francesco Carotenuto o Filomena Daniello come papabili candidati sindaco di Scafati Arancione, Marco Cucurachi come candidato sindaco di un gruppo di civiche, l’ex alibertiano Michele Russo candidato sindaco del partito democratico che probabilmente non presenterà simboli ammettendo in famiglia gli ex fedelissimi di Pasquale Aliberti e Forza Italia come Andrea Inserra, Giacinto Grandito e Mario Amterano. Per adesso resiste come candidato sindaco in autonomia anche Giuseppe Fattorusso che ha rifiutato l’invito di forza Italia di prendere il posto dell’ex assessore al sociale, Antonio Fogliame, in vista piuttosto di una lista con la Nuova Democrazia capitanata da Luca Ciliberti. In un primo momento sembrava fatto il matrimonio con i forzisti ma poi, a quanto pare qualcosa è andato storto e per adesso, il candidato sindaco di Forza Italia sostenuto da Monica Paolino e i suoi fedelissimi, resta Antonio Fogliame. Sulla “durata” di Fattorusso pochi ci contano: già nel 2013 doveva essere il candidato sindaco di tre civiche ma si tirò indietro ad una settimana dalla chiusura delle liste. Ancora non ha fatto sapere la tua posizione la Lega che non ha presentato il simbolo insieme al candidato sindaco del centro-destra e Fdi, Cristoforo Salvati ma continua a partecipare alla formazione della coalizione in sostegno dell’ex vicesindaco di Aliberti. Un’altra novità per Salvati sta nel cambio di una lista civica, cancellata per evitare polemiche con l’ala del gruppo vicino a Raffaele Sicignano, altri ex di Aliberti. La lista si chiamava “Forti perché liberi” ed è stata sostituita da “Insieme è possibile” per evitare omonimie con gruppi Facebook che erano scomodi ai Sicignano. Il primo compromesso della coalizione salvati che cerca di non perdere voti e pezzi vista già l’ambiguità della Lega e dei suoi esponenti locali. Viene da chiedersi, se dovesse diventare sindaco, come farà a tenerli tutti insieme… Un discorso a parte merita il MoVimento 5 stelle. E’ corsa contro il tempo per i grillini di Giuseppe Sarconio – papabile candidato sindaco – per presentare tutte le carte in regola per la certificazione della lista sulla piattaforma Rousseau. La procedura è tutt’altro che facile e sta richiedendo tempo ai pentastellati che a breve chiuderanno il proprio giro di lista con new entry e insider. A puntare tutto gli aìoutsiders sarà invece un altro probabile candidato sindaco su cui pochi scommettono, ma che di fatto ha un suo seguito social interessante. Si tratta di Arcangelo Sicignano, il re del web, che ha presentato la sua candidatura sempre attraverso i social network e che pare stia costruendo il suo percorso alternativo in queste ore. In tal modo, i candidati salirebbero a quota 9. Decisamente troppi, se si conta quanti sono realmente intenzionati a fare politica nella città di Scafati. È evidente che qualcosa cambierà, il mare è ancora agitato e solo chi sarà in grado di resistere alle tempeste elettorali potrà effettivamente portare avanti il progetto per “cambiare Scafati”. Unica “promessa” che accomuna tutti.