Scafati. Caso Nocera. "Dimissioni e commissione d'accesso" - Le Cronache
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Scafati. Caso Nocera. “Dimissioni e commissione d’accesso”

Scafati. Caso Nocera. “Dimissioni e commissione d’accesso”

Di Adriano Falanga

Riflettori di nuovo accesi su palazzo Mayer, e dopo il “caso Guadagno” scoppia il “caso Nocera”. Una nuova nomina di collaboratori esterni finita tra le polemiche. Questa volta non è una nomina sindacale di un dirigente di settore, ma la nomina di un direttore dei lavori di uno dei tanti cantieri pubblici aperti in città. Carmine Domenico Nocera è il professionista, finito in manette, che secondo l’Antimafia avrebbe progettato il nascondiglio utilizzato dal boss dei casalesi Michele Zagaria durante la sua latitanza. Nocera è stato voluto dal Rup Maria Gabriella Camera quale direttrore dei lavori dell’appalto che vede il rifacimento dei marciapiedi di via Santa Maria La Carità. Un professionista già consigliere comunale al comune di Casapesenna e su di lui una richiesta di rinvio a giudizio per presunti favori in relazione ad una concessione edilizia rilasciata a Giovanni Nobis, fratello del più noto Salvatore, ras di primo piano del gruppo dell’ex primula rossa Michele Zagaria. Casapesenna, lo stesso comune in cui è stata segretaria comunale Immacolata di Saia, che ricopre oggi lo stesso incarico al comune di Scafati, e sotto indagine dalla Dia per le note vicende che hanno coinvolto il sindaco Pasquale Aliberti con la moglie Monica Paolino e il fratello Nello, assieme ad alcuni loro collaboratori. “Ci chiediamo come mai con tanti tecnici scafatesi si e’ scelto un tecnico di Casapesenna e chi ha voluto tale nomina e perché la variante in aumento” Le domande di Mario Santocchio. “Riteniamo che il Sindaco deve dare un segnale di discontinuità che noi chiediamo da tempo: revoca immediata dei dirigenti che subiscono la sua soggezione: Gabriella Camera, Giuseppe Faiella, Andrea Matrone e la segretaria Di Saia – continua il consigliere di Fdi- Bisogna investire i dipendenti tutelati dal rapporto di pubblico impiego a tempo determinato”. Secondo Santocchio l’essere assunti a “scadenza” e con rinnovo di esclusiva competenza sindacale, porterebbe i dirigenti comunali in uno stato forzoso di soggezione psicologica.

Secondo Scafati in Movimento invece, è molto strano la sua indicazione a direttori dei lavori, nonostante fossero già pubblici i suoi problemi giudiziari. “Un personaggio con un curriculum assai ricco e prestigioso che ora gestisce anche gli appalti in settori strategici come le strade e l’illuminazione – spiegano gli attivisti – che non possiamo non ricondurre alle recenti inchieste della Dda che hanno portato ad una serie di avvisi di garanzia  lo scorso 18 settembre al sindaco Pasquale Aliberti, al fratello Nello Aliberti, allo staffista Giovanni Cozzolino e alla segretaria comunale Immacolata di Saia. E proprio la segretaria caso vuole, che fosse  già segretaria comunale del comune di Casapesenna dove lo stesso architetto Nocera fu rinviato a giudizio per un’altra vicenda di lottizzazione e abuso d’ufficio. Tasselli che se uniti tra loro formano un mosaico assai allarmante per il comune di Scafati”. Da qui la dura presa di posizione: “chiediamo le dimissioni immediate del sindaco e della segretaria comunale e chiederemo inoltre la costituzione di una commissione di accesso agli atti da inviare al Prefetto tramite i nostri portavoce del Movimento 5 Stelle. È giunto il momento di chiarire una volta per tutte questi fatti loschi per restituire finalmente dignità a questa città che non merita di essere vilipesa in questo modo”.