Scafati. Casciello non firma le deleghe, accordi non rispettati. - Le Cronache
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Scafati. Casciello non firma le deleghe, accordi non rispettati.

Scafati. Casciello non firma le deleghe, accordi non rispettati.

Di Adriano Falanga

“Vengo anch’io, no tu no” cantava Enzo Jannacci, canzone metaforicamente idonea per rappresentare la surreale situazione del consigliere comunale Mimmo Casciello. Per lui non c’è un posto in giunta, però tutti riconoscono che gli spetta. Per lui non c’è accordo sulle deleghe, ma tutti riconoscono che è uno dei più stacanovisti consumatori di marciapiede, o meglio, tra i consiglieri comunali più presenti sul territorio. E allora la domanda è: ci sono o ci fanno? Perché pare che se da un lato a Casciello viene riconosciuto l’impegno, alla prova del nove questo è sempre costretto al passo indietro. E a forza di restare indietro, il consigliere di Cappelle rischia di perdere di vista l’orizzonte della maggioranza. Gli accordi in maggioranza e con il primo cittadino avevano previsto per lui la delega alla Manutenzione e al Piu Europa, ma all’atto della firma, martedi sera, sul decreto compare solo la Manutenzione. Cosicché Casciello saluta e ancora una volta, amaramente ringrazia, senza però firmare nulla. Non solo sono deleghe di rappresentanza e non gestionali, non solo sono impegni a totale costo zero, rispetto ai circa 1700 euro della retribuzione di un assessore, possibile che adesso una o due deleghe possono creare qualche difficoltà? Si sarà chiesto l’alibertiano. E facendone una questione di principio, Casciello preferisce non firmare nulla, lasciando le deleghe sul tavolo, a disposizione della sua maggioranza. “Io mi sono sempre Accontentato, ne è la dimostrazione dei passi indietro fatti per l’unità della maggioranza – scrive sulla sua pagina web il consigliere eletto in lista Udc – Delega si Delega no. Non ha importanza, dalle 8 di stamattina sono in giro per problematiche che riguardano la Manutenzione”. Deluso si, dispettoso no. Casciello fa sapere che la sua velleità personale non intacca la fiducia a Pasquale Aliberti. Come a dire: “tu mi maltratti, ma io resto comunque fedele. Ricordalo”. Ad ogni modo, Aliberti ha il timone puntato sulla firma all’accordo di programma sui nuovi progetti da finanziare con circa 10 milioni di euro. L’Europa concede la facoltà di rendicontare il tutto entro marzo 2017 e ad oggi manca ancora la firma, mancano i progetti, e mancano i soldi. Altro che deleghe.