Sarno: “Revocare l'editto di Tringali” - Le Cronache
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Sarno: “Revocare l’editto di Tringali”

Sarno: “Revocare l’editto di Tringali”

Il suo primo atto, in consiglio comunale e tra i banchi dell’opposizione, sarà a favore della stampa. L’avvocato penalista Michele Sarno, durante il primo consiglio comunale, chiederà infatti la revoca del provvedimento che disciplina l’accesso al Palazzo da parte della stampa. “Sembra di essere tornati all’oscurantismo”, ha attaccato l’avvocato Sarno che è pronto anche ad una protesta, pacifica: “Se non si fa un passo indietro sul disciplinare, dopo il mio intervento in consiglio comunale mi allontanerò dall’aula”, ha infatti detto chiedendo – tra le altre cose – di trovare una soluzione immediata alla problematica dei dipendenti delle cooperative sociali. Avvocato Sarno, venerdì la proclamazione degli eletti. Lei sarà in consiglio comunale, all’opposizione. Cosa si aspetta da questo quinquennio, caratterizzato dall’inchiesta della procura di Salerno? “Io ritengo che questo debba essere un quinquennio che ci debba caratterizzare per un’operatività e noi, come opposizione, con grande serietà e determinazione, cercheremo di portare avanti tutte quelle parti del programma che avevamo annunciato in campagna elettorale. Non vuole essere polemica ma va detta che non mi è piaciuta la dichiarazione del sindaco di giovedì in merito ai lavoratori delle cooperative sociali. Sostanzialmente, ha detto che lui non può garantire nulla, ovvio che in politica non si può garantire nulla ma la cosa si può assolutamente tributare a queste persone che stanno soffrendo e che corrono il rischio di perdere il posto di lavoro. Dobbiamo fare in modo che questi dipendenti vengano recuperati; questi lavori di tenuta del verde pubblico dovranno essere effettuati e io ritengo che questi lavoratori vadano recuperati. Al netto di tutte le questioni, un amministratore si deve fare carico di queste istanze. Altra cosa che pretenderò in maniera assoluta è la revoca immediata del provvedimento con il quale si consente ai giornalisti di accedere al Palazzo se non accadrà parteciperò al primo consiglio ma subito dopo il mio intervento m allontanerò, in segno di protesta. La stampa ha un diritto costituzionale: fare in modo che i cittadini sappiano quanto accade in consiglio comunale, non può esserci alcun impedimento e nessun limite, quello che sta accadendo a Salerno oggi è inaccettabile; siamo tornati al tempo dell’oscurantismo, è una pagina tristissima e invito tutte le forze politiche a prendere atto di una situazione che ormai è insostenibile. I giornalisti hanno diritto ad essere presenti e io starò dalla parte dei giornalisti, per difendere il loro diritto all’informazione. In campagna elettorale tutti abbiamo detto che volevamo che il Comune diventasse una casa trasparente, cacciando fuori la stampa non accade questo”. Con le cooperative ferme e i lavoratori licenziati oggi si parla di emergenza sociale…. “Bisogna rimboccarsi le maniche tutti insieme e trovare una soluzione. I lavoratori possono essere assorbiti perché si tratta di servizi essenziali, nel rispetto delle leggi e della legalità. Bisogna salvaguardare i posti di lavoro, la città in cui credo io non si dimentica di chi ha bisogno”. A breve il primo consiglio comunale, ha già anticipato che si batterà contro il disciplinare per l’accesso alla stampa… “E’ un regolamento – come detto anche da Michelangelo Russo – che andrebbe messo da parte nell’immediato. Ritengo che rispetto a determinate materie, si debba passare per il consiglio comunale, si deve aprire il dibattito e se uno dei primi atti di quest’amministrazione è questo regolamento, c’è da riflettere. Invito tutti a fare un passo indietro perché la libera stampa deve poter accedere al Comune, è un baluardo della democrazia. Noi dobbiamo garantire l’informazione, guai se così non fosse”. La sensazione è che Salerno oggi sia una città immobile… “Io ritengo che bisogna operare un distinguo: le inchieste vengono portate avanti da magistrati serissimi, i quali stanno cercando di acclarare delle verità a cui hanno diritto tutti i cittadini salernitani ma questo non giustifica la politica con atteggiamenti mirati a strumentalizzare un’inchiesta in atto. A maggior ragione, bisogna dare un segnale di grande apertura, in queste occasioni non ci si chiude. Sono sicuro che coloro i quali partecipano alla giunta, gli assessori vogliono dare il loro contributo ma la città deve sapere ciò che accade”. Come sarà questo quinquennio? “I quinquenni e la politica vengono determinati dai comportamenti: se saranno responsabili si inizierà a parlare, a dialogare e si proverà a lavorare insieme per il bene dei salernitani. In questo caso, sarà un quinquennio produttivo ma se, invece, si porta avanti la logica del mancato dialogo, della chiusura sarà completamente diverso”. e.c.